“Segni meno in ogni settore merceologico e in tutte le maggiori città della provincia. Di conseguenza sono pochi i sorrisi di una categoria che annaspa in una crisi di consumi senza precedenti. È quanto fotografa il “Rapporto 2012 sui consumi natalizi” eseguito da Confcommercio attraverso l’occhio vigile delle delegazioni dell’associazione di categoria presenti a Chieti, Ortona, Francavilla al Mare, Lanciano e Vasto.”
Così Confcommercio Chieti ufficializza quello che in qualche modo già si intiuva: “I dati a campione raccolti evidenziano il netto calo delle vendite che, ormai, si registra sul territorio in maniera inesorabile da due anni a questa parte. Non ha fatto eccezione, purtroppo, il periodo natalizio che, di solito, fa segnare un’impennata dei consumi”.
“Il calo degli affari è sostanziale e si aggira tra un minimo del 20% ad un massimo del 50%” spiega Angelo Allegrino, presidente provinciale Confcommercio.
Nonostante la “maglia nera” tocchi al capoluogo di provincia, nemmeno Vasto se l’è vista bene: “Non sono andate bene le vendite natalizie nel campo alimentare con un calo del 5% degli affari che è cresciuto fino ad un 20% in meno per i cesti natalizi. La flessione, di contro, è stata inferiore per le pelletterie e la telefonia con una percentuale negativa del 10%. Anche a Vasto male l’abbigliamento con picchi del 50% in meno di introiti rispetto allo scorso anno”.
Allegrino conclude uno dei rapporti più neri degli ultimi anni con un appello: “È fondamentale rimettere in moto in fretta l’economia locale con incentivi e sgravi per chi esercita il difficile mestiere del commerciante. Gli enti non possono più tergiversare”.
n.l.