Il piccolo centro frentano di Santa Maria Imbaro in queste settimane è salito alla ribalta quanto non mai: innanzitutto per la questione dell’Istituto di Ricerca Mario Negri Sud, per il quale sembrano si siano aperti spiragli di luce; poi per la possibile realizzazione di una centrale a biomasse, ipotesi sulla quale si è abbattuta con forza la decisione del sindaco Nicola Romagnoli di emanare un’ordinanza di sospensione realizzativa.
La motivazione di tale provvedimento è da ricercarsi nelle parole dello stesso primo cittadino che ai colleghi di Primadanoi ha detto: “si è inevitabilmente constatato che la realizzazione dell’impianto in oggetto comporta l’esposizione del territorio e dei cittadini a rischi immanenti sulla salute, l’incolumità, l’ordine pubblico e l’ambiente”.
L’associazione Nuovo Senso Civico, da sempre in lotta contro tali tipologie di impianti, ha espresso immediata soddisfazione per il risultato raggiunto grazie ad un modello di collaborazione e coordinazione che ha saputo coniugare le attività di semplici cittadini e comitati, di movimenti ed associazioni, dei gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione che hanno scelto di appoggiare unanimamente l’operato del sindaco, degli assessori e i consulenti dell’amministrazione fino alle rappresentanze istituzionali dei Comuni viciniori. Un’attività parallela, condivisa e fruttuosa che ha contemplato volantinaggi, assemblee, incontri pubblici e passa-parola, ma anche un’azione forte e mirata sul fronte normativo e legislativo.