Era successo mercoledì: un raid di pescherecci non della flotta vastese che adottando al vietata pesca a strascico con reti volanti ha distrutto anche le reti di alcuni pescatori. Un ennesimo episodio, dopo quelli ripetuti nei mesi scorsi causati da pescatori provenienti dalla Puglia e non solo. Da subito è partita la protesta dei pescatori locali, adirati verso la mancanza di adeguati controlli soprattutto sullo stato della flora e della fauna del mare antistante le coste vastesi e sulla tutela delle attività marinare già provate da un lungo fermo biologico. Ieri la convocazione urgente di un incontro tenuto presso la Sala del Gonfalone di Palazzo di Città: presenti, oltre ad una folta delegazione di rappresentanti della piccola pesca, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, il Comandante del Locale Ufficio Circondariale Marittimo, Giuliano D’Urso, il cap. Giancarlo Vitiello, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri ed il direttore della Confesercenti di Vasto, Simone Lembo. Ferma è stata la posizione dei pescatori che hanno chiesto maggiore protezione per la loro attività e per il tratto di mare prospicente la nostra città sollevando le numerose problematiche che stanno attanagliando tutto il settore. Hanno rimarcato i danni ingenti causati da chi pesca spregiudicatamente senza il rispetto delle regole, cui, invece, la marineria vastese si adegua. Il sindaco Lapenna e le autorità militari presenti hanno garantito il loro interessamento pieno alla questione che potrebbe essere portata in discussione già nel prossimo Consiglio comunale.