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Abruzzo: pesanti i dati della crisi del commercio

negozio.chiusoDopo i dati allarmanti di Istat, Eurispes e CRESA, ecco l’ennesima fotografia di una crisi asfissiante che non tarda a passare: stavolta lo scatto è stato fatto da ConfEsercenti Abruzzo che ha voluto inquadrare lo stato di salute del settore commercio nella nostra regione. Quel che ne è uscito fuori è una immagine in scala di grigi che ben si addice anche a quanto possiamo osservare quotidianamente nella nostra città dove sempre di più si notano vetrine anche storiche  ormai desolate e l’aumento costante degli annunci di cessione attività ed affittasi locale. In Abruzzo, nell’arco temporale tra il 2007 e il 2012, un negozio di abbigliamento su cinque ha chiuso i battenti; hanno chiuso i battenti il 19,3% delle rivendite alimentari e il 9,7% delle strutture ricettive. In tutto il settore terziario, sono stati persi ben 5.117 posti di lavoro fra titolari e dipendenti. La situazione che genera maggiore preoccupazione, però, è quella del settore abbigliamento, nel quale si è avuta la chiusura del 22% delle attività.

Lu. Spa.

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