All’appuntamento con la campagna elettorale vastese per le prossime politiche non sono voluti mancare i sostenitori del partito di Oscar Giannino, “Fare per fermare il declino”. Presenti all’incontro con gli elettori ieri sera, presso il cinema Corso, Davide Scola e il capolista al Senato per l’Abruzzo Alberto Carlini.
In una sala “quasi vuota”, come rilevato dallo stesso Carlini, il candidato di “Fare per fermare il declino” non si è perso d’animo: “Anche se stasera siamo in pochi, stiamo facendo breccia; non abbiamo finanziamenti pubblici, né le strutture dei partiti, ma la gente sta imparando a conoscerci, come dimostra il successo dell’anti-meeting di Milano. Dicono che il voto dato a noi è un voto inutile, perché non raggiungeremo lo sbarramento, ma non è così. I nostri sondaggi ci danno al 7%”.
In introduzione ai temi della campagna elettorale, Carlini ha raccontato la sua storia, da Lanciano a Milano e Roma, i suoi successi imprenditoriali e la prossima nascita di una figlia: “Mia figlia – ha dichiarato Carlini, entrando nel merito – nascerà con un debito di 38mila euro. Questa è la situazione in cui ci hanno portato: un bambino appena nato ha già un debito simile sulle spalle! Il nostro è un movimento liberista e liberale, con 250 soci fondatori, non solo Oscar Giannino; sono tutti professori universitari, economisti, donne e uomini della società civile”.
Non sono mancate le stoccate agli avversari, da Berlusconi, che “ha avuto maggioranze bulgare, ma non ha mai fatto le riforme che servivano al paese” a Monti, “che parla di società civile, ma ha rimesso in campo personaggi come Casini e Fini”, per finire con Grillo, di cui “rispetto il movimento e la voglia di abbattere la vecchia politica, ma è un contenitore vuoto. Con la politica dei ‘vaffa’ non si governa un paese”.
n.l.