“Da molti mesi la sicurezza a Vasto assurge a tema dominante e i politicanti nostrani fanno a gara nel proporre soluzioni tese ad arginare l’aumento di episodi di piccole rapine, furti negli appartamenti e altri atti simili. Si straparla di criminalità diffusa.”
Così Ivo Menna, ambientalista ed ex candidato sindaco con il movimento “La Nuova Terra”, entra nel dibattito politico sul tema della sicurezza.
In particolare Menna punta il dito contro le dichiarazioni dell’assessore Olivieri che aveva definito “pesante” il bilancio di cronaca nera degli ultimi giorni, ipotizzando “un programma unitario di collaborazione” sia tra vigili e forze dell’ordine che tra Vasto e San Salvo.
“Piccoli episodi come quelli accaduti di recente che vengono definiti e trattati come mafia e criminalità organizzata rivela scarsa conoscenza dei fenomeni accaduti, – sottolinea Ivo Menna – creando allarmismo e infondendo un clima di sospetto in città, alimentando fenomeni di razzismo. Ma Olivieri di cosa parla? Di territori occupati dalla malavita e di una economia illegale? Di cosche criminali che si organizzano per insediarsi in territori non soggetti al controllo di forze dell’ordine? Di una malavita che si espande e decide affari e appalti sul territorio? No! Parla di piccole rapine in tabaccherie, in farmacie, di incendi dolosi.”
Per il leader de “La Nuova terra” il vero problema è un altro: “Mio caro assessore, ma ti sei accorto che stiamo vivendo in una situazione di vera emergenza dal punto di vista sociale per la crisi economica? Ti sei accorto che il polo industriale e il suo indotto in zona San Salvo sono investiti da una crisi di enormi proporzioni che di fatto mette a repentaglio le condizioni di vita di migliaia di famiglie? Che nella Val Sinello Golden Lady e altre aziende hanno messo sul lastrico centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori? Che nella valle del Sangro circa 12mila posti sono a rischio?”.
“Invece di proporre una alleanza con San Salvo sul tema fondamentale del lavoro e di come si può rispondere pubblicamente allo stato di crisi presente, esortando tutte le componenti sociali e politiche a fare sforzi e attivare risorse private e pubbliche per sostenere questo drammatico momento – attacca Menna – tu ci vieni a proporre alleanze con i vigili urbani e altre forze dell’ordine in una sorta di patto sulla sicurezza per piccoli episodi di delinquenza. Non ti sfiora l’idea che proprio la disperazione di molti giovani e la ricerca del danaro per alimentare consumi sia alla base di questi episodi? Che la legalità si afferma non a parole ma inizia con la sicurezza di avere la certezza del futuro e dalla dignità di un lavoro? Avremmo preferito che la tua azione si fosse incentrata con una iniziativa sul bene comune del lavoro.”