Folta platea ieri sera presso il cinema Corso per accogliere il presidente della Camera Gianfranco Fini, a Vasto per sostenere Giuseppe La Rana e Annarita Racano, i candidati locali alle prossime politiche per Futuro e Libertà per l’Italia.
Emozione e orgoglio nella presentazione di La Rana, che ha subito ceduto la parola all’ospite d’onore che si è espresso a tutto campo sui temi della campagna elettorale.
Parlando della rottura con il Pdl, ha precisato: “È bene ricordare che non sono stato io ad andarmene, ma sono stato cacciato. Sembra che per Berlusconi io adesso sia il peggior nemico e devo dire che quasi mi inorgoglisce. Con i soldi si possono comprare molte cose, ma dignità e libertà non hanno prezzo”.
Ancora su Berlusconi ha sottolineato che “non c’è stata alcuna congiura; Berlusconi si è dimesso perché si è accorto di essersi impiccato da solo con quella lettera d’intenti inviata all’Unione Europea a cui non ha saputo dar seguito”.
Nel merito delle proposte di governo, nei progetti di Fini c’è il rilancio dell’economia attraverso “la riduzione della spesa pubblica improduttiva, il contrasto all’illegalità, alla corruzione e all’evasione fiscale”.
Passaggio delicato anche sulla riforma del mercato del lavoro: “Che piaccia o no, se vogliamo mettere un piccolo imprenditore nella condizione di assumere, dobbiamo dargli anche la possibilità di licenziare”.
Immancabile una riflessione sull’IMU: “Inutile fare proclami e promesse roboanti non solo di abolizione, ma anche di restituzione dell’IMU, quello che concretamente possiamo fare è correggere il tiro e far pagare non in base a parametri astratti, ma in base al reddito”.
Anche Grillo nel ragionamento del presidente della Camera: “Queste elezioni sarebbero state come le solite, destra contro sinistra; invece ci sono due novità: la prima siamo noi, con la proposta di Monti, la seconda è quella di Grillo. Rispetto il suo movimento, ma è solo il termometro che misura il disagio della politica; col termometro, però, non puoi curare le malattie, come dimostra la situazione di Parma”.
Per quanto riguarda le alleanze, infine, ha sottolineato che “se avessimo voluto farle, le avremmo fatte prima delle elezioni; ma naturalmente su 4 o 5 priorità del paese possiamo trovare convergenze; ci sono delle questioni, come la legge anticorruzione, che sono più facili da affrontare col centrosinistra e altre, come la riforma del lavoro, che sono più facili da portare avanti col centrodestra. Quindi non cerchiamo alleanze con partiti specifici, cerchiamo convergenze sulle idee e programmi”.
Natalfrancesco Litterio