Dopo anni di silenzio della Regione Abruzzo sulla possibile petrolizzazione dell’Adriatico, finalmente qualcosa inizia a muoversi. Anticipato dall’intervento di ieri di Gianni Chiodi, che ha dichiarato letteralmente che farà il possibile per scongiurare tale evenienza, oggi è il consigliere regionale di Rialzati Abruzzo Antonio Prospero ad interrogare il presidente della Giunta regionale per chiedere l’apertura immediata di un confronto Stato – Regione sulla questione. Questo il testo dell’interrogazione:
“Le popolazioni abruzzesi, in particolare quelle della costa adriatica, sono molto preoccupate dalla notizia dell’approvazione del progetto petrolifero denominato Ombrina Mare 2.
A pochi giorni dalle notizie diffuse per un presunto sversamento al largo di Rospo Mare, nel tratto di mare tra il basso Abruzzo ed il Molise, ancora una volta si avverte la necessità di fare fronte comune perché la nostra costa mantenga le caratteristiche proprie di un territorio votato allo sviluppo turistico.
Il richiamo dell’Ufficio di Pastorale Sociale, per conto della CEAM, che esorta tutti alla custodia del Creato e ad uno sviluppo sostenibile, deve indurre il mondo politico ad una seria ed approfondita riflessione sull’interesse del bene comune, perché “ai credenti, in particolare, si impone il dovere di tutelare ad ogni costo il valore della vita, la dignità della persona in tutte le sue dimensioni, la promozione della giustizia e della pace, in nome del Vangelo e per il bene del mondo intero”.
Non v’è dubbio che su questa battaglia convergano anche le associazioni di categoria, le oltre 10 mila imprese del turismo, gli attori regionali di uno sviluppo che non comprometta il nostro mare ed i Comuni costieri teatini che hanno già annunciato azioni di tutela dei propri interessi.
Per queste ragioni, nel sottolineare la contrarietà al progetto Ombrina Mare, sento il dovere, da consigliere regionale di maggioranza, di interrogare il Presidente della giunta regionale Gianni Chiodi per invitarlo, da subito, ad attivarsi presso il Ministero dell’Ambiente e presso il Governo perché la procedura di rilascio delle autorizzazioni governative alla società richiedente, non venga completata con la firma dei responsabili dei Ministeri competenti.
Al Presidente Chiodi, chiedo in qualità di consigliere regionale, l’apertura immediata di un confronto Stato- Regione Abruzzo sulla specifica problematica, prima che al parere favorevole della Commissione Via al progetto Ombrina Mare 2, seguano le firme dei Ministri dell’Ambiente, Beni Culturali e dello Sviluppo Economico.
Le nostre imprese turistiche, oggi più che in passato, hanno bisogno di certezze”.