C’era molta maggioranza stamane nella Sala del Gonfalone del Comune di Vasto, quando il sindaco Luciano Lapenna sguainava la sciabola contro la realizzazione dell’Ombrina Mare 2. Reduce dalla manifestazione tenuta ieri a Chieti, nella quale non sono mancati momenti di confronto anche a muso duro soprattutto con la Regione, il primo cittadino ha voluto riconfermare la posizione di netta opposizione a tale “sciagurata” decisione. Al suo fianco l’assessore Anna Suriani, l’assessore Marco Marra, il capogruppo del PD Francesco Menna ed il capogruppo di Giustizia Sociale Luigi Marcello, promotore di una risoluzione sull’argomento che sarà presentata nel prossimo Consiglio comunale e che Lapenna si augura “che verrà accolta appieno anche dai partiti di minoranza”. Nella sala, tra una domanda e l’altra, si sono visti anche il vice-sindaco Antonio Spadaccini, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, l’assessore Vincenzo Sputore, Domenico Molino, Paola Cianci, l’ex presidente del cda Coasiv Fabio Giangiacomo, il vice-segretario cittadino del PD Nicola Della Gatta e numerosi rappresentanti delle varie associazioni ambientaliste: mancavano, però, la neoeletta Maria Amato (impegnata fuori Vasto e, quindi, giustificata) e gli esponenti del PSI (come mai?).
Il sindaco ha ribadito con fermezza quelli che saranno i prossimi passi dell’Amministrazione comunale a seguire la risoluzione di cui sopra: innanzitutto il ricorso all’Autorità giudiziaria, che potrà trovare forza nella sentenza pronunciata dal TAR Lazio in danno della Petroceltic e dalle “difficoltà di comunicazione” tra Regione e Stato centrale; quindi, il ruolo di capofila in tale battaglia che il Comune di Vasto deve avere e per l’esperienza di lotta
pregressa e perché può costituire il ponte auspicabile anche con il vicino Molise; infine, dovrà essere Vasto ad organizzare la grande manifestazione di protesta prevista per il 14 aprile. Su di essa Lapenna ha richiamato la necessità che intervengano tutte le istituzioni: “Mi auguro – ha detto – di vedere, oltre ai Gonfaloni dei vari Comuni, anche quello della Regione Abruzzo e delle 4 Province abruzzesi e spero nella presenza di tutti i consiglieri regionali, soprattutto delle nostre zone.” Sollecitato su quanto affermato proprio ieri da Nazario Pagano, il sindaco ha risposto con toni vibranti: “L’impegno della Regione deve essere dimostrato con gli atti e noi non ne abbiamo visto traccia. E non è vero che la Regione ha le mani legate in materia: se non altro si può costituire come è successo per la Puglia.” Infine, un’apertura per il Movimento 5 Stelle già richiamato alla sua responsabilità di primo partito affinché, subito dopo la formazione del Governo, il problema venga portato in discussione in aula parlamentare e si giunga ad una risoluzione definitiva che chiuda la vicenda prima del ricorso al TAR. Lapenna ha confermato, poi, l’intenzione di incontrare i neo-eletti vastesi a Roma, Maria Amato e Gianluca Castaldi, lunedì prossimo.
Anna Suriani, dal canto suo, ha sfruttato l’occasione per bacchettare il presidente della Regione Abruzzo a 360 gradi: “La manifestazione di ieri a Chieti è riuscitissima. Abbiamo visto anche la partecipazione di enti quali la ConfCommercio e speriamo che ci resti accanto per tutta la battaglia e che se ne aggiungano
altri. È incredibile, però, quello che ha sostenuto Gianni Chiodi. È come se ci sia una parte del territorio inascoltato con la Regione che non si è preoccupata affatto del problema e che sembra orientata al ripristino del Decreto Prestigiacomo. Noi siamo contro anche quello – ha detto l’assessore all’Ambiente – noi non vogliamo le trivelle e per questo vogliamo allargare la vertenza anche ad altre regioni. Finora non vi è stata sinergia tra i comuni costieri sugli atti.”
Per Marcello, primo firmatario della risoluzione che verrà sottoposta al vaglio del prossimo Consiglio comunale, quello che si ricerca è “un consenso unanime e partecipato. Ci auguriamo che un’ampia discussione sul problema convinca le minoranze. Noi porteremo avanti una ferma opposizione ad un progetto che andrebbe a danneggiare pesantemente tutte le nostre coste.”
Breve l’intervento di Marco Marra che ha ribadito il ruolo di capofila che Vasto deve avere in tutta la vicenda “per la coerenza dimostrata negli anni con 4 Ordini del giorno sulle questioni petrolifere”. Anche l’assessore ai Lavori pubblici ha richiamato l’importanza della sentenza del TAR sulla Petroceltic che “può fare scuola e può aiutarci anche in questa vertenza.”
Sulla stessa linea d’onda di chi l’ha preceduto si è espresso anche Francesco Menna: “solo per ribadire che, difronte a questo ennesimo tentativo di qualche
imprenditore di portare un nuovo attacco al nostro territorio con la realizzazione di Ombrina Mare 2, è fermo il nostro impegno e la nostra posizione sulla tutela dell’ambiente. Cercheremo un deliberato condiviso ed unanime per portare in piazza la nostra opposizione contro qualunque iniziativa avversa allo sviluppo ecosostenibile del nostro ambiente”.
Non poteva, infine, mancare un accenno anche alla annosa questione del Parco della Costa teatina che ormai si protrae da circa 12 anni. Mancano solo 2 adesioni al progetto, ovvero quelle dei Comuni di Rocca S. Giovanni e S. Vito Chietino, ma, come ha ricordato Marra “sono ininfluenti sulla costituzione del Parco sulla quale si deve pronunciare il Governo sentita la Regione Abruzzo.” Il sindaco Lapenna ha annunciato un incontro sul Parco chiesto dalla Regione per il 7 marzo: “finalmente – ha sospirato il primo cittadino – sarà il primo dibattito sulla mappa della perimetrazione.”
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)
fotoreportage: Natalfrancesco Litterio