Pietro Mennea, mai dimenticato velocista azzurro, campione olimpico a Mosca nel 1980, per diciassette anni detentore del record mondiale dei duecento metri, è morto in una clinica di Roma. Mennea da tempo lottava contro un male incurabile.
Originario di Barletta, Mennea inizia la sua lunga carriera internazionale agli Europei del 1971, dove conquista una medaglia di bronzo nella staffetta 4×100. Nel ’74, agli Europei di Roma, vince la medaglia d’oro. Ai giochi olimpici di Mosca sale sul gradino più alto del podio. “La freccia del Sud” questo il simpatico soprannome che gli italiani danno all’atleta di Barletta. Per lui, nel 1983, anche il primato mondiale nei 150 metri piani con 14″8.
Pietro Mennea ha ricoperto, a livello sportivo, la carica di direttore generale della Salernitana ed è stato anche eurodeputato dall’anno 1999 al 2004. Docente universitario, ha insegnato nell’ateneo “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.