Il problema infrastrutturale è una delle piaghe che attanaglia la nostra regione conseguentemente alla sua natura idrogeologica, ma anche al ruolo marginale cui è stata relegata dopo l’epopea dei vari Gaspari e Natali. Oggi tocca al capitolo Alta velocità delle ferrovie, un tema che fino ad oggi non coinvolge la nostra regione e sul quale Enrico Di Giuseppantonio, in qualità di vice-presidente nazionale dell’Unione delle Province Italiane (UPI) e presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi (UPA) ha inteso richiamare l’attenzione e di Trenitalia e di Ntv “affinché anche la nostra regione sia attraversata dai treni ad alta velocità, l’unica assieme al Molise che rischierebbe di rimanere fuori dal sistema lungo la direttrice Adriatica”. “Siamo compatti – ha detto Di Giuseppantonio – al fianco dell’Assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, impegnato in questi giorni in un pressing per portare in Abruzzo i treni ad alta velocità. Siamo a completa disposizione per intraprendere congiuntamente iniziative per raggiungere lo scopo, non possiamo rischiare l’isolamento della nostra regione. E questo non solo per sostenere l’economia del territorio e per incentivare l’Abruzzo come destinazione turistica, ma anche perché si tratta di un servizio ai cittadini abruzzesi, che meritano ben altra attenzione” “Seppur non si tratti di alta velocità vera e propria – ha concluso il numero uno di UPA – l’impiego di treni più moderni e veloci comporterebbe un aumento complessivo della qualità dell’offerta ferroviaria: questo è un diritto che spetta anche all’Abruzzo, non se ne possono dimenticare perché così facendo si dimenticano di oltre un milione di persone“. L’idea degli amministratori provinciali abruzzesi potrebbe sortire effetti benefici sul rilancio dell’economia regionale soprattutto costiera e costituirebbe un nuovo importante passo dopo l’apertura del porto di Punta Penna alle portacontainer.
