Al centro del dibattito odierno anche l’anticipo del pagamento della TARES la nuova tassa che dovrebbe riunire l’ex Tarsu ed un contributo per la realizzazione ed il miglioramento di alcuni servizi. In effetti, nel suo breve intervento introduttivo il sindaco Lapenna ha ricordato come l’introduzione della nuova tassa non è stata accompagnata dai relativi decreti attuativi il che impedisce di procedere persino ad approntare il bilancio. Quindi, i pagamenti sarebbero slittati a luglio se non oltre, mettendo in una situazione soffocante le casse comunali che non potrebbero più garantire la copertura di alcuni servizi. Il primo cittadino ha, quindi, chiesto all’assise l’anticipo del primo versamento ripristinando la scadenza di aprile, analogamente a quanto accadeva con la vecchia Tarsu, una proposta approvata dalla maggioranza.
La discussione sulla nuova tassa è stata ampliata dall’intervento di Nicola Del Prete che è voluto entrare nel merito del rapporto tra il Comune, la Pulchra ed il CIVETA, passaggi, quelli su cui si è soffermato il consigliere finiano, in gran parte condivisi dal primo cittadino che ha chiesto di destinare alla questione ampi spazi in un prossimo Consiglio comunale.
Del Prete, infatti, ha anche lodato l’intervento di Lapenna rilasciato alla stampa nei giorni scorsi, tant’è che il sindaco, ringraziando l’esponente di FLI, ha preso lo spunto per sbacchettare la sua maggioranza dalla quale non si è levata alcuna voce in sua difesa dopo il rilascio delle sue dichiarazioni circa il Consorzio e la gestione dei rifiuti.
Tornando a Bomba, Del Prete ha voluto porre l’accento su alcune disfunzioni evidenti causate dal Consorzio ribadite in un comunicato diramato questa sera da cui abbiamo estrapolato i punti fondamentali:
“Credo sia giunto il momento che il Comune di Vasto ripensi con ponderazione alla sua partecipazione al Consorzio Intercomunale del Vastese (Civeta) (…) Solo un mese fa, denunciai con dovizia di particolari la incapacità del Civeta di garantire la differenziata per quanto concerne la plastica. A fronte dell’impegno dei cittadini a differenziare la plastica, il Civeta comunicava al Comune che la percentuale del multimateriale era solo de 12%. (…) oggi scopriamo che quella denuncia era fondata e che la Pulchra, dunque il Comune di Vasto che ne detiene il 51%, per garantire la differenziata del multimateriale (tra cui la plastica) ha dovuto fare ricorso ad un altro operatore, la Ecotec di Ortona (…). Un servizio che, naturalmente, costa al Comune di Vasto una somma superiore rispetto a quella che veniva garantita al Civeta. In sostanza, per anni il Comune di Vasto ha conferito il multimateriale al Civeta senza alcun beneficio, perché il ritorno economico è stato molto basso rispetto a quanto si poteva fare se Civeta avesse avuto mezzi e attrezzature per effettuare la differenziata del multimateriale. Alla luce di queste considerazioni, è evidente che la partecipazione di Vasto al consorzio Civeta andrebbe ridiscussa e rivista.
Ci sono, infatti, altri aspetti che andrebbero meglio approfonditi – prosegue ancora Nicola Del Prete (…) nessuno sembra preoccuparsi del fatto che la domenica Vasto non può più conferire l’indifferenziato, semplicemente perché l’impianto è chiuso. Così la Pulchra ha due soluzioni: trovare un’altra discarica e pagarla o tenere l’immondizia sui suoi mezzi con il rischio che ne consegue. E nell’indifferenziato, è bene ricordarlo, c’è anche il materiale organico di Vasto marina, perché in questa zona della città il servizio porta a porta non è previsto dal piano industriale. Cosa accadrà in estate, quando i residenti della Marina saranno decine di migliaia e la domenica i bidoni dell’immondizia conterranno anche rifiuti organici che non potranno essere conferiti in discarica?
Ci meravigliamo, però, che nessuno della maggioranza si preoccupi (…) di chiedere al Civeta (…) come mai da un po’ di tempo non ritira più il materiale ingombrante (…) un altro servizio in meno che Vasto ed i vastesi (…) dovranno pagare di più perché Pulchra si vedrà costretta ad individuare un’altra discarica che ritiri gli ingombranti, con aggravio di spese di trasporto e di costi sulle tasche dei cittadini. Senza tenere conto dei camion con materiali ingombranti che vedremo con più frequenza sulle nostre strade. Questo modo di amministrare e di fare politica non funziona più. I cittadini vogliono trasparenza nelle scelte, servizi efficienti e costi ridotti: caratteristiche che in questo momento non sembrano essere alla base del rapporto tra Civeta e Pulchra. L’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire, mettendo in discussione la sua partecipazione al Civeta. I cittadini non accetterebbero affatto un aumento del costo dei rifiuti se prima non si fa chiarezza nel rapporto tra Civeta e Comune di Vasto”.
Luigi Spadaccini(spadaccini.luigi@alice.it)