I problemi inerenti l’approvvigionamento idrico e le continue rotture, così come i sospetti sull’attività gestionale della SASI hanno evidentemente suscitato le ire del management aziendale finito nell’occhio del ciclone anche per la volontà espressa di rivedere la pianta organica con la nomina di 40 responsabili, una decisione che determinerebbe un pesante aggravio delle voci di uscita nel bilancio dell’Ente.
È soprattutto il presidente della Sasi S.p.A. Domenico Scutti a sentirsi chiamato in causa e decide, allora, di affidare le proprie difese ad une breve quanto incisiva lettera indirizzata “all’associazione Codici, all’Amministrazione di Lanciano e a tutti i Sindaci che vogliono acquisire in maniera ufficiale dati, notizie ed approfondimenti, con la disponibilità e la trasparenza di sempre”.
Lo fa attraverso una lettera nella quale ufficializza la sua disponibilità a spiegare tutte le decisioni che il consiglio di amministrazione adotta di volta in volta.
“Io non mi occupo di politica – dice Scutti – Sono sempre stato abituato, nel corso della mia vita lavorativa, a far quadrare i conti e a mantenere gli impegni. Stiamo svolgendo un lavoro duro che sta cominciando a dare i frutti sperati. La Regione ci esorta ad andare avanti così. Rimango, dunque, sempre più interdetto dinanzi a questo stillicidio mediatico che ci riguarda basato su questioni inesistenti”
Dunque, per Scutti l’operato dell’Ente è approvato anche dalla Regione Abruzzo ed è sempre sotto costante controllo delle autorità competenti: “Siamo continuamente attenzionati e verificati dalle autorità competenti, abbiamo avuto anche verifiche da parte della guardia di finanza, abbiamo stabilito di dotarci di una società di revisione in modo da avere un bilancio certificato. Non ci siamo mai negati quando era il momento di dare spiegazioni di qualsiasi genere relativamente al nostro operato, ma non basta”.
Ed allora il presidente della Sasi decide di spiegare anche le motivazioni che lo hanno indotto a scrivere tale missiva, ponendo l’accento sul fatto che quanto è stato scritto e detto in questi giorni corrisponda soltanto ad illazioni: “Per questo ho deciso di ufficializzare con una lettera la nostra disponibilità a chiarire o ad esibire procedure e documenti. Questo chiarirà chi è in buona fede e chi, al contrario, adopera la Sasi dome paravento di altre questioni. Basta venire alla Sasi. Le nostre porte sono aperte, i nostri uffici a disposizione. Rispondiamo con i fatti alle illazioni. Speriamo solo che questo atteggiamento non pregiudichi il buon lavoro che stiamo facendo, non aggiunga difficoltà, non comprometta lo sforzo di tutti nel meritarci l’acqua pubblica.”
Lu. Spa.