“È bastata un’ordinanza della Polizia Municipale, i cartelli, una catena ed il controllo del personale della Riserva, per fare scoprire a tutti una Riserva Naturale che , visitata a piedi o in bici, offre ora sensazioni che con le auto circolanti non era possibile assaporare.”
Esprime soddisfazione l’associazione “Amici di Punta Aderci” per la chiusura alle auto della strada sterrata che porta al promontorio di Punta Aderci, come avvenuto per la giornata del lunedì di Pasqua, durante la quale la Riserva è stata allegramente invasa da numerosi visitatori, molti dei quali arrivati in bici.
Come riferiscono dall’associazione, non è mancato chi ha sottolineato che “Finalmente sembra di stare in una vera Riserva Naturale!”. In effetti, sottolineano gli “Amici di Punta Aderci”, quello delle auto circolanti su alcuni sentieri, tra i quali proprio quello che va verso il promontorio che dà il nome alla Riserva, è stato sempre un pesante handicap.
A questo punto, considerata la “promozione sul campo” dell’esperimento, l’associazione rilancia: “Ci permettiamo chiedere a Lei, Sig. Sindaco, di prendere in seria considerazione la possibilità di chiusura alle auto per sempre che sarebbe la soluzione ottimale e che permetterebbe alla nostra Riserva il definitivo salto di qualità”. In ‘subordine’, la proposta è dii “un’apertura limitata solo ai due mesi estivi, ma con una severa regolamentazione degli accessi alle auto attraverso l’uso contemporaneo delle due aree di sosta e, comunque, non permettendo la sosta dei mezzi lungo la sterrata”.
“Del resto, – evidenziano dall’associazione – le altre spiagge della Riserva sono ancora più facili da raggiungere: Punta Penna a piedi in 5 minuti e Mottagrossa ancora con le auto fino a quando non si reperirà un ‘area di sosta in loco. Ci permettiamo sottolineare che in molte altre Riserve sulla costa italiana gli accessi sono ben più difficoltosi.”
Nella speranza di poter estendere l’esperimento di lunedì scorso, l’associazione “Amici di Punta Aderci” chiude la propria riflessione “ringraziando cittadini e turisti che, con consigli e compostezza, il lunedì di Pasqua ci hanno indicato una strada da percorrere (a piedi e in bici!) per un frequentazione responsabile della Riserva”.
n.l.