In cammino fino a Strasburgo e ritorno per difendere i diritti dei figli e la bi- genitorialità. La protesta di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Vasto, è del vastese Antonio Borromeo, 46 anni, educatore separato dal 2006 e padre di un bambino di 10 anni.
Il genitore ha preso spunto dalla sentenza pronunciata IL 29 gennaio 2013 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo a seguito della richiesta rubricata avanzata da un genitore italiano. Con il suo pronunciamento, la Corte europea ha messo in luce l’inefficacia delle condanne inflitte dai Tribunali italiani ai genitori separati inadempienti circa i doveri derivanti dall’affido congiunto pur riconosciuto nelle loro sentenze.
Il pronunciamento della Corte europea dei Diritti dell’Uomo non produce, però, effetti diretti sulle sentenze dei Tribunali italiani e soltanto una forte opera di sensibilizzazione sul tema potrà portare alla modifica della Legge 54/2006.
Antonio Borromeo, vittima, insieme al figlio, dei mancati effetti di una decisione analoga di un Tribunale italiano, ha deciso di intraprendere la sua clamorosa iniziativae per suscitare interesse e per sensibilizzare l’opinione pubblica di fronte ad una problematica che accomuna migliaia di genitori.
Borromeo inizierà il suo viaggio a piedi alle ore 12.00 del prossimo 25 aprile in piazza Diomede da Vasto. A seguire toccherà le seguenti città: Pescara, San Benedetto del Tronto, Ancona, Fano, Rimini, Imola, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Lodi, Milano, Como, trasferimento a Strasburgo e rientro a Torino, Asti, Novi Ligure, Genova, Chiavari, La Spezia, Forte dei Marmi, Lucca, Empoli, Firenze, Arezzo, Umbertide, Perugia, Assisi, Spoleto, Rieti, Tivoli, Roma, Anzio, Sabaudia, Gaeta, Napoli, Reggio Calabria, trasferimento a Bari, Barletta, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo, Termoli, Vasto.
A Roma Borromeo sarà presente davanti al Ministero di Grazia e Giustizia.