Quanto dichiarato in questi giorni sulla posizione del Movimento5Stelle non poteva non avere come logica conseguenza una risposta, peraltro garbata, da parte degli attivisti vastesi che, peraltro, integralmente riportiamo.
Ad una nuova forza politica che in un paio d’anni arriva ad essere la prima espressione di voto degli italiani, le critiche non devono lesinarsi.
Sono ben accette perché aiutano il cittadino a farsi un’idea, una visione personale e compiuta. Paradossalmente il successo elettorale del Movimento è progressivamente aumentato, proporzionalmente al crescere delle critiche degli avversari politici.
Un fenomeno certo non nuovo e riteniamo che, come l’antiberlusconismo di questi anni non ha poi ripagato i suoi avversari politici in termini elettorali, così siamo convinti che non funzioni “l’antimovimentismo” di D’Alessandro. I professionisti della politica, tanto cari all’amico filosofo, hanno portato l’Italia prossima al fallimento. La rete di clientele che ha sostituito un’economia di carta(e) a un’economia reale, ha portato ad una pressione fiscale globale insostenibile buttandoci fuori dalla competizione alla prima crisi globale dei consumi. L’Italia sta pagando un prezzo elevatissimo in termini di fallimenti e di vite umane all’interno della UE.
L’arroccamento della politica nei salotti privati e televisivi, non poteva portare altro che ad una distanza siderale tra i problemi reali di un sistema produttivo e gli interessi privati delle caste.
Lo stesso dicasi per le “vetriolate” del preside Di Scipio. Attaccarsi a piccole questioni per mettere in discussione la portata dell’ M5S è assurdo.
Il Movimento è una forza di rivoluzione civile indispensabile per una stagione riformatrice in Italia, lo dimostra il tentativo di D’Alema con la Bicamerale di quasi venti anni addietro. La forza rivoluzionaria del Movimento sta proprio qui, nel costringere i partiti ad una stagione di riforme indispensabili già trent’ anni fa ad un paese moderno.
MOVIMENTO5STELLEVASTO