Conferenza stampa stamane presso la Sala del Gonfalone del comune di Vasto per presentare l’iniziativa di alcuni esponenti di Rifondazione Comunista sulla gestione energetica. Tra i promotori, l’ex senatore Angelo Orlando, il consigliere provinciale Nicola Tinari, l’assessore vastese Marco Marra, la consigliera comunale Paola Cianci, l’assessore di Fossacesia Andrea Natale e il consigliere comunale di Guardiagrele Gianluca Primavera.
La proposta ha lo scopo di ridare voce agli enti locali in materia di gestione energetica, a seguito delle vicende legate a Ombrina Mare e agli altri progetti sulla terraferma: “La legittima opposizione di un popolo e istituzioni – hanno sottolineato gli amministratori di Rifondazione Comunista – affoga nella palude burocratica e sconta l’impotenza della politica nazionale che ha costruito un mostro: l’UNMIG – l’ufficio che regola i processi amministrativi, assolutamente autonomo. Lo stesso tentativo di arginare questa deriva attraverso la richiesta di abrogazione dell’articolo 35 dell’ultima legge-sviluppo (quella del ministro Passera), per quanto meritorio non può essere risolutivo”.
Per gli esponenti di Rifondazione, infatti, conta relativamente la questione della distanza dalla costa per le ricerche petrolifere in mare: il punto – come sottolineato dall’ex senatore Angelo Orlando – è quello di ridare voce agli enti locali, attraverso la modifica dell’articolo 29 del decreto legislativo 112 del 1998, prevedendo che le regioni possano “esprimere un motivato dissenso, vincolante ai fini del rilascio delle autorizzazioni”; tutto questo “grazie alle prerogative offerte dall’articolo 121 della Costituzione italiana e dall’articolo 31 dello Statuto della Regione Abruzzo” per cui “amministratori comunali e consiglieri provinciali si fanno promotori di un disegno di legge regionale da sottoporre all’attenzione del Parlamento”.
Come sottolineato in coda all’incontro dall’assessore Marra: “La manifestazione di domani è importante per sensibilizzare la popolazione e far capire alle aziende petrolifere che non è vero che in Abruzzo posso fare quello che vogliono perché tanto la popolazione lascia fare tutto, ma naturalmente a fianco di queste iniziative ci devono essere delle proposte politiche concrete, come quelle che abbiamo illustrato oggi”.
n.l.