Un’altra mazzata all’economia vastese ed alla funzionalità di quella che doveva rappresentare una stazione ferroviaria di grande rilievo (soprattutto dopo lo spostamento e la vicinanza anche a San Salvo) e che invece rischia di rimanere una cattedrale nel deserto. L’allarme è stato lanciato dall’Amministrazione di San Salvo: da ieri mattina nella stazione ferroviaria di Vasto San Salvo hanno avuto inizio i lavori di dismissione dei binari nella zona adibita al parco merci.
In una nota diffusa alla stampa l’amministrazione comunale di San Salvo avanza le porpie serie preoccupazioni circa le conseguenze che questa decisione potrà avere sulle aziende della zona industriale di Piana Sant’Angelo e del territorio del Vastese, soprattutto di fronte a una richiesta pressante da parte di queste in direzione diametralmente opposta quando invocano un migliore e più efficiente collegamento con la stazione e il porto, tramite la rete ferroviaria, per abbattere i costi di trasporto.
Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Spadano, hanno inviato una lettera a Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Maurizio Gentile, responsabile direzione tecnica di Ferrovie dello Stato e Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rete Ferrovie Italia, con la quale chiedere di voler soprassedere dall’iniziativa e di fissare un urgente incontro, allo scopo di illustrare le ragioni in merito.
Il sindaco Magnacca ha sollecitato il confronto con i vertici dell’azienda delle Ferrovie dello Stato anche allo scopo di rivedere le fermate dei treni Eurostar e Intercity nella stazione di Vasto San Salvo. “Il nostro scalo ferroviario – fa notare il primo cittadino – non si può permettere di non avere un adeguato numero di fermate di treni importanti a lunga percorrenza. Per una serie di ragioni legate alla presenza di insediamenti industriali importanti e per il consolidato settore turistico, che fanno del territorio del Vastese una realtà di rilievo per l’economia abruzzese”.