Dopo la questione del ridimensionamento delle attività del laboratorio di analisi del nosocomio vastese tangibile tuttora, il consigliere regionale Giuseppe Tagliente torna di nuovo a pungolare il direttore generale della Asl 02 Francesco Zavattaro. Un nuovo caso di ridimensionamento funzionale, stavolta del servizio di Audiometria, riaccende le polveri tra i due, polveri, peraltro, mai spente da quando la Asl ha rallentato (se non cancellato) l’iter procedurale per la realizzazione del nuovo ospedale vastese sulla scia di quanto portato avanti dallo stesso Tagliente. Questi ha diramato una dura reprimenda nei confronti di Zavattaro che riportiamo integralmente in attesa, naturalmente, di un’eventuale replica.
“L’ultima volta che mi son guadagnato l’accusa di fare del “terrorismo psicologico” è stato quando ho accusato senza mezzi termini la Asl ed il suo direttore generale Francesco Zavattaro di aver depotenziato il laboratorio d’analisi dell’Ospedale di Vasto a favore di altre sedi e di aver messo in atto una vera e propria azione di minimizzazione dell’offerta ospedaliera vastese. L’accusa nei miei confronti era tanto incredibile di fronte alla verità ed alla gravità della decisione adottata dal vertice della Asl che il manager dovette in tutta fretta venire da Chieti a Vasto (cosa che non fa peraltro tanto spesso !) per assicurare la sospensione de facto della decisione adottata. La “voglia” del direttore della Asl a sopprimere o almeno svuotare i servizi dell’ospedale vastese dev’essere rimasta insoddisfatta se, a distanza di qualche mese, si ripropone forse un’ analoga ipotesi di taglio che sta creando qualche problema all’utenza del Vastese. Probabilmente mi guadagnerò un’altro epiteto da Zavattaro, ma non riesco a fare a meno anche in questa occasione di tenere la bocca chiusa. Cos’è successo stavolta? È successo che da oltre due mesi non funziona più il Servizio di Audiometria presso il nostro ospedale e che non si sia visto sino a questo momento nessun segnale di riattivazione di quella unità operativa. Non mi sfuggono, beninteso, le ragioni che ne hanno determinato l’improvvisa chiusura, riconducibili a motivi personali della professionista addetta al servizio, ma un così lungo lasso di tempo di arresto e di paralisi di un servizio così importante senza sostituzioni temporanee del personale risulta sospetto o comunque sa di irriguardoso nei confronti del nostro ospedale e delle popolazioni che ne fanno uso. Tanto per fare una battuta facile ed abbastanza scontata, Zavattaro non faccia il…sordo, provveda a riattivare il servizio di audiometria al più presto, e si mostri, se gli riesce, più sensibile nei riguardi di questa parte del territorio resistendo alle tentazioni di spostare servizi e reparti verso il capoluogo”.