Si era reso irreperibile dallo scorso aprile, il giovane 23enne che è stato rintracciato e posto agli arresti domiciliari, al suo rientro dall’estero, per l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Tullum” condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ortona. A suo carico l’autorità giudiziaria aveva emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’attività investigativa denominata “Tullum”, condotta dai militari, aveva già portato all’arresto di altri tre giovani e permesso di ricostruire un ramificato tessuto di spacciatori di extasy, marijuana ed hashish che agiva tra Tollo, Miglianico, Francavilla al Mare e Pescara nel quale i quattro erano stabilmente inseriti. L’indagine aveva permesso di denunciare anche cinque giovani, uno studente di 21 anni di Pescara, un 21enne, un 23enne ed un 25enne di Francavilla al Mare ed un 24enne campano domiciliato ad Ortona, responsabili, anche loro, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni effettuate presso le loro abitazioni, in casa dello studente di Pescara, furono recuperati 30 grammi di marijuana e pertanto anche il giovane fu tratto in arresto.