Poteva finire male l’ennesima lite famigliare tra madre e figlia, nel quartiere San Michele di Vasto, ma fortunatamente il pronto intervento degli agenti del commissariato di Vasto, diretto dal dottor Cesare Ciammaichella ha evitato il peggio.
A seguito di una segnalazione, infatti, una pattuglia della Squadra volante della Polizia ha notato nel quartiere San Michele una donna, armata di coltello, chiusa fuori dal balcone di casa. La donna, G. G., di 73 anni, ha riferito di essere stata chiusa fuori dal balcone dalla figlia e di avere con sé un coltello per difendersi dall’aggressione della stessa figlia. Dopo aver facilmente disarmato la donna, gli agenti del commissariato sono entrati in casa, trovando la figlia chiusa nella propria camera da letto. D’A. S, 39 anni, ha dato agli agenti un’altra versione, e cioè che aveva chiuso fuori la madre per difendersi a sua volta da un’aggressione. Nella camera da letto gli agenti hanno trovato diversi coltelli, il recupero dei quali è stato reso difficoltoso dal fatto che nel frattempo madre e figlia avevano ricominciato ad inveire e minacciarsi a vicenda. Una volta aver recuperato altre lame, tra cui un coltello da cucina con la lama da 19,5 centimetri e un paio di forbici da 20, gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Controllo del Territorio del commissariato hanno provveduto a denunciare le due donne per minaccia aggravata. Le stesse donne sono state portate presso strutture sanitarie a causa del forte stato di agitazione.
Del caso sono stati interessati anche i Servizi sociali, anche perché non è la prima volta che madre e figlia sfogano pericolosamente il loro rapporto conflittuale.