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San Salvo: scintille nel PD in vista delle regionali

Agostino Monteferrante
Agostino Monteferrante

È stato un lungo vertice quello tenuto ieri sera dal direttivo cittadino del Partito Democratico, nel quale Agostino Monteferrante ha ribadito la sua volontà di non rappresentare più il PD come suo segretario cittadino. Evidentemente la profonda lacerazione creatasi alla vigilia della corsa elettorale per la carica di sindaco tra i Mariottiani e i Marchesiani non ha subito rimarginazioni e la situazione è giunta al collasso.

Ho ripetuto – ha detto Monteferrante – che in nessun caso avrei accettato di assecondare dentro la città l’esistenza di un partito nel partito, capace di prendere decisioni da portare a ratifica negli organismi competenti. Ho sostenuto che in nessun caso avrei accettato che tale realtà fosse legittimata dai massimi esponenti regionali del PD anche attraverso manifestazioni pubbliche dalle quali il partito è stato ritenuto estraneo”.

L’architetto parla, dunque, di un partito nel partito e di una situazione legittimata dai vertici regionali del PD di fronte alla quale non poteva non fare i passi che ha fatto “Ho sostenuto che l’unica strada percorribile sia quella di un partito forte ed inclusivo capace di unire, di tornare a parlare a tutto il centrosinistra ed a tutti gli uomini di cui, a mio avviso, il partito non può non tener conto anche facendo ammenda dei propri errori. Su questo la segreteria in particolare ha lavorato, negli ultimi mesi, e su questo si è concentrata la discussione, la questione politica vera“.

In realtà, però, la questione nodale potrebbe essere rimandata alla corsa elettorale che è alle porte, quelle regionali che fanno gola a più di un esponente politico della nostra realtà  e per le quali si stanno registrando frizioni più o  meno consistenti tra vari esponenti e correnti un po’ in tutto il vastese. Monteferrante, però, non ci sta “Nella ricerca dell’incontro con le altre sensibilità del centrosinistra dovrebbe contraddistinguerci  l’umiltà di chi ha bisogno di tutti, persiste invece l’atteggiamento velleitario di superiorità che fin ora non ci ha portato a grandi risultati pur garantendo periodi di falsa calma interna. L’impegno della segreteria all’unità è stata stigmatizzata come “fuga in avanti”. Per questo motivo, soprattutto, non ho ritirato le mie dimissioni“.

L’ormai ex segretario, non ha perso l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a chi ha lavorato con lui alla guida del PD sansalvese “in particolare Beatrice di Bartolomeo, Anna Rosa Costantini e Pino Cilli  membri della segreteria, per la collaborazione preziosa di questi anni“.

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