Alla fine il sipario è calato su quelle che sembravano giornate burrascose in cui la tormenta delle polemiche stava dilaniando l’Emiciclo. La Conferenza dei Capigruppo ha bocciato in via definitiva qualunque modifica alla legge elettorale regionale così come partorita dalla Commissione ad hoc presieduta da Lorenzo Sospiri e approvata qualche settimana fa. Il tutto nonostante le pressioni dell’onorevole Fabrizio Di Stefano, degli amministratori provinciali, di alcuni consiglieri regionali di maggioranza, delle rassicurazioni dal presidente Gianni Chiodi anche sull’invariabilità della spesa, della rabbia dei consiglieri donna che hanno premuto fino alla fine per ottenere le doppie preferenze di genere.
Una tale decisione taglia le gambe alle ambizioni di molti politici locali e non resta che vedere se Di Giuseppantonio e C. daranno seguito alle minacce di un ricorso per incostituzionalità della norme sulla incompatibilità che potrebbe inficiare tutto il lavoro finora svolto dalla Commissione e riaccendere le fiamme del dibattito anche duro.
Intanto, per adesso la battaglia si sposterà adesso sulla data delle prossime consultazioni regionali, con il centro destra intento a farle slittare in primavera, per farle coincidere con le europee, e il centro sinistra voglioso di far rispettare i termini del mandato in scadenza prima di Natale e non concedere una prorogatio di 4 mesi in un momento in cui viene da un roboante successo elettorale alle amministrative appena concluse.
Lu. Spa.