Più di 350 appassionati di pesca a mosca provenienti da tutto il mondo si sono radunati il 22 e il 23 giugno 2013 a Castel di Sangro (Aq) per la decima edizione del Sim Fly Festival, l’evento annuale dell’associazione Scuola italiana di pesca a mosca che ha sede proprio in questo paese abruzzese. Al 26esimo anno dalla fondazione, l’associazione ha rinnovato l’occasione, per centinaia di appassionati, di assistere per due giorni a dimostrazioni di lancio e di costruzione delle canne di bamboo e delle mosche artificiali e di confrontarsi su questo sport ambientalista, grazie anche alla presenza di istruttori S.I.M. e di circa 25 costruttori provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti, oltre agli esperti costruttori della I.B.R.A. (Italian Bamboo Rodmakers Association).
«Le più grandi soddisfazioni di questa decima edizione sono state il boom di presenza di under 30 intervenuti alla manifestazione, sia come pescatori sia come semplici curiosi – commenta il presidente Osvaldo Galizia – e i piccoli passi in avanti del progetto “Le vie della pesca a mosca”, che ha intenzione di migliorare la fruibilità dei 40 Km del Sangro in sinergia con il territorio, in maniera sostenibile e in modo da rendere il fiume il volano dell’economia locale e ricettore di turisti soprattutto dall’estero. È comprovato che la durata media della permanenza di un pescatore a mosca, in genere con la sua famiglia, in un luogo dove possa esercitare con comodità il suo sport preferito e allo stesso tempo svolgere delle attività collaterali, va dai 4 ai 5 giorni: una risorsa che può rappresentare la svolta anche per l’entroterra abruzzese, se si considera che solo in Italia si contano 400mila licenze rilasciate per la pesca in acqua dolce». Alla tavola rotonda in cui il progetto è stato trattato, domenica 23 giugno, hanno preso parte i rappresentanti delle delegazioni regionali della Scuola, giornalisti di settore e anche il presidente di Abruzzo Innovatur (Polo di innovazione sul Turismo) Dario Colecchi, il sindaco di Castel di Sangro Umberto Murolo e l’assessore comunale ad ambiente e turismo Giuliano Pallotta, che si sono impegnati a riprendere l’argomento in apposite riunioni scientifiche.
Di grande coinvolgimento è stata la consueta serata inaugurale, venerdì 21 giugno, con la terza edizione del cooking show “La trota sul palco”, sponsorizzato da Cantina Miglianico e dalla troticoltura marchigiana “Eredi Rossi”, al quale hanno partecipato i ristoratori di Castel di Sangro Roberto Marchei (ristorante Le Grill), Nick Biasella (La Fenice) e Ivano Pallotta (Il Boscaiolo), e gli studenti della scuola Niko Formazione guidati dal docente Davide Mazza. Molto partecipata è stata anche l’estemporanea che ha segnato l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “L’arte della pesca… La pesca nell’arte”, diretta da Lino Alviani e visitabile presso l’ex convento della Maddalena fino al 5 luglio agli orari del museo civico Aufidenate, per poi spostarsi a Fossacesia. La 13esima edizione della mostra presenta 21 opere, già presentate a Pescara all’inizio di giugno, in virtù dell’amichevole partecipazione di altrettanti pittori di tutto il mondo. All’estemporanea inaugurale hanno partecipato gli artisti di ogni età e provenienti dal Centro Italia Séline, Riccardo Righini, Alessia Zarlenga, Nunzio Scibilia, Paola De Benedetto, Antonino Guercio, Rossano Costanzo, e la canadese Diane Michelin.
Anche quest’anno sono stati premiati due costruttori di mosche artificiali, per il loro lavoro di sensibilizzazione e di promozione verso questo sport ambientalista, con il trofeo Claudio D’Angelo Award, realizzato dall’artista Alberto Coppini. Per l’Italia è stato premiato Nino Casino, di Castellammare di Stabia (Na), ecologo fluviale e autore del saggio “Insetti nell’acqua”; per l’estero Andy Hutson, costruttore inglese del Lincolnshire.