“Ormai sono passati 12 anni dalla formale costituzione e ancora più tempo dall’inserimento nell’elenco delle zone destinate a Parco nazionale di questo tratto di costa da parte del Parlamento. L’area protetta però non è mai nata per la mancata perimetrazione, a causa soprattutto della miope ostinazione di pochi oppositori che ricoprono ruoli istituzionali da cui hanno “sequestrato” il futuro del parco. Anche la minaccia di commissariamento contenuta in una norma dello Stato, non ha risolto il problema perché, a 7 giorni dalla scadenza dell’ultimatum, ora prevista per il 30 giugno, continua il rimpallo delle responsabilità. Evidentemente i precedenti rinvii si sono trasformati nel solito malcostume italico teso a sperare in una deroga infinita in barba alla volontà dei cittadini.”
Così il Wwf Abruzzo torna sulla questione del Parco della Costa Teatina, istituito con legge dello Stato 2001 e ancora oggi tutto sulla carta; dodici anni persi che – arrivati ormai all’ennesima scadenza – fanno sperare che “la scelta per i parlamentari che hanno a cuore il futuro del loro territorio sia obbligata: far sì che il Ministero dell’Ambiente proceda con la nomina di un commissario e premere perché questo commissario abbia precisi termini temporali, non dilatori, per deliberare finalmente sulla perimetrazione, sentiti i Comuni interessati”. Oggi infatti è prevista la riunione convocata dal senatore Legnini con tutti i parlamentari abruzzesi per decidere il da farsi.
Il presidente del Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio, ammonisce: “L’ennesima norma di rinvio sarebbe uno schiaffo per le decine di migliaia di persone che hanno sfilato a Pescara contro il progetto Ombrina e a favore di un futuro di tutela per la costa teatina. La vergogna del mancato rispetto di una norma di legge deve finire. Le istituzioni locali, in particolare la Regione, hanno avuto tutto il tempo per esprimersi e non lo hanno fatto. Non si può pensare che le decisioni si possano prendere sempre e soltanto all’unanimità, né che uno o due Comuni possano avere nei fatti ‘potere di veto’ sulle politiche nazionali di conservazione della Natura. Sottolineo in ogni caso che tutti i comuni della costa dei trabocchi sono comunque favorevoli a una politica di sviluppo del territorio diversa da quella del distretto minerario e lo hanno dimostrato sfilando compatti il 13 aprile a Pescara. Anche per questo – sottolinea Di Tizio – è ormai tempo di decidere: una nuova proroga alla scadenza del 30 giugno per il commissariamento è per noi semplicemente inimmaginabile. Sarebbe una vera e propria resa delle istituzioni e un segno di irresponsabilità. Si nomini, quindi, come Commissario una persona di grande spessore, garante di una perimetrazione corretta sotto il profilo ambientale e paesaggistico”.
Il Wwf ha anche comunicato l’adesione dell’associazione alla campagna “Mettiamoci la faccia”, chiedendo a tutti di partecipare: basta scattarsi una foto tenendo in mano un foglio con su scritto “30 giugno 2013 per il Parco” e postarla sulla pagina FB di Cammina per il Parco.
n.l.