C’era il gran pienone, ieri sera, all’interno dei giardini di Palazzo d’Avalos per assistere all’incontro molto atteso quanto interessantissimo tra il giornalista RAI Nino Germano e l’esimio prof. Leonardo Mastropasqua, direttore della Clinica Oftalmologica del Centro di Eccellenza regionale in Oftalmologia dell’Università G. d’Annunzio Chieti-Pescara.
L’evento, intitolato “Il piacere di eliminare gli occhiali senza rischi – L’alta tecnologia nella cura dei difetti di rifrazione”, è stato organizzato dai club Lions abruzzesi della Zona A del Distretto 108A, ovvero Vasto Host, Adriatica Vittoria Colonna, New Century, San Salvo, Casoli-Valdisangro, Lanciano e Ortona, e ha cercato di fare chiarezza sulle varie tecniche terapeutiche per i difetti rifrattivi della vista e sulle nuove frontiere esplorate e le tecnologie all’avanguardia utilizzate nella Clinica teatina.
L’incontro è stato introdotto dal cerimoniale condotto da Adriana Di Lanciano, neo cerimoniere del club Adriatica Vittoria Colonna, e dai saluti prima del sindaco Luciano Lapenna, che ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa, e, poi, del nuovo presidente della Zona A Luigi Marcello, che si è soffermato sui principi delle attività lionistiche e sull’importanza di inseguire i propri sogni sulla scia del motto scelto per l’anno 2012-13, “follow our dreams”, dal nuovo presidente internazionale, l’australiano Barry J. Palmer.
Quindi, è toccato a Nino Germano tessere le lodi del prof. Mastropasqua, entrambi soci Lions, ricordando i suoi successi (l’ultimo premio è il prestigioso riconoscimento internazionale Medaglia “Coscas” Retina 2013 conferitogli nel marzo 2013 per le innovazioni tecnologiche chirurgiche sulla retina) e gli incredibili traguardi raggiunti, ma, soprattutto la tenacia e la testardaggine nel perseguire e ottenere, per la Clinica Oftalmologica della D’Annunzio, il riconoscimento da parte della Regione Abruzzo dello status di Centro di Eccellenza che, da settembre, sarà affiancato da quello di Centro nazionale di Oftalmologia.
Tre quarti d’ora: tanto è durato l’intervento di Leonardo Mastropasqua che ha saputo modulare la propria lectionem alla qualità della platea intervenuta, nella quale era possibile riconoscere i consiglieri regionali Giuseppe Tagliente, Antonio Prospero e Antonio Menna, gli assessori comunali Vincenzo Sputore, Mario Olivieri e Luigi Masciulli, i presidenti e rappresentanti di vari clubs della Zona A e alcuni oculisti.
Nella chiara esposizione sono state illustrate dapprima le diversità dei vari difetti di rifrazione, ovvero miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia e cataratta con una serie di diapositive che hanno reso tangibile la correlazione tra difetto e qualità della visione.
Quindi, il prof. Mastropasqua ha ripercorso la storia delle tecniche introdotte nel tentativo di togliere gli occhiali a quanti più possibile, a cominciare dalla cheratotomia radiale di sovietica memoria, pionieristica ma anche tragica negli esiti, per giungere al più recente femtolaser con tecnologia robotica e all’uso del cristallino torico multifocale che consente di correggere anche 20 diottrie di miopia e 5 di astigmatismo. Tecniche per le quali si necessita “di un chirurgo espertissimo – ha detto Mastropasqua – non bisogna banalizzare questi interventi in quanto, almeno oggi, presentano una complessità 4-5 volte superiore al normale”.
Il direttore della Clinica teatina ha ricordato l’importanza di una selezione attenta dei pazienti da indirizzare a interventi radicali come quelli per la correzione dei difetti rifrattivi, elencando quelle che sono le cause preclusive e l’importanza anche di saper denegare quando le condizioni non risultino ottimali.
Mastropasqua, che ha più volte ribadito che “si opera prima con la testa e poi con le mani”, mediante l’ausilio di riprese registrate nel corso di alcuni suoi interventi effettuati mediante l’uso delle apparecchiature sofisticate di cui il suo centro dispone, ha dedicato del tempo a illustrare le varie tecniche che possono essere utilizzate singolarmente, ma anche in abbinamento per raggiungere i risultati auspicati.
In particolare si è soffermato proprio sulle ultimissime tecnologie robotiche per le quali il centro di Chieti è all’avanguardia in Europa: 2 workstations (del valore di ben 750mila euro cadauno) che consentono precisione micrometrica, rimodellazione corneale finissima, incisioni minime, rapidità di intervento con anestesia esclusivamente topica da cui scaturiscono decorso post-operatorio breve e ben tollerato e minori effetti collaterali (come ad esempio l’assenza di secchezza oculare).
Non potevano, in conclusione, mancare i dovuti ringraziamenti di Leonardo Mastropasqua, in primis alla Regione, che ha scelto di appoggiare la creazione del Centro di Eccellenza, ai propri allievi, a cominciare dalla Dott.ssa Roberta Calienno, tra gli organizzatori della serata di ieri, “perché senza validi collaboratori il Centro non sarebbe quello che è”; all’università D’Annunzio per aver scelto di coprire le spese dei pazienti per gli interventi ai meri fini di ricerca, e, naturalmente ai Lions da sempre impegnati nella difesa della vista tant’è che ha voluto ricordare il service “sight first” attraverso il quale i soci portano avanti una raccolta di occhiali usati per avviarli alla sterilizzazione, al ricondizionamento e al riciclaggio per dare la possibilità di vedere anche a chi, in Africa, non può permettersi di acquistarne un paio.
La chiusura è stata demandata come da protocollo al Governatore Raffaele Di Vito, alla sua prima uscita nella nuova veste, che ha subito voluto sottolineare l’apprezzamento per l’iniziativa e la sua vicinanza alla nostra città dove “se mi invitano” presenzierà in tutte le manifestazioni lionistiche.
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)