Nel fine settimana si è riunita la Commissione consiliare provinciale Agricoltura, Caccia e Pesca per dibattere, tra le altre cose, del problema del contenimento, o meglio ridimensionamento, della popolazione dei cinghiali in tutta l’area teatina. Nell’occasione hanno relazionato il responsabile del settore, De Vincentiis, ed il comandante della polizia provinciale, Ferrante, che hanno illustrato quelli che dovrebbero essere i punti nodali del progetto di intervento dell’Amministrazione Di Giuseppantonio.
Ad illustrare tali passaggi è Camillo D’Amico, capogruppo del PD: “L’intenzione dell’amministrazione è di muoversi in due tempi: un azione immediata con abbattimenti selettivi nella aree dove più si riscontrano danni alle colture agricole ed incidenti automobilistici ed una più duratura con un piano triennale di contenimento. La prima azione potrebbe essere svolta anche all’interno della aree di riserva regionale purché questo sia autorizzato da apposite ordinanze dei Sindaci. Sulla seconda azione sarà necessario creare le più utili sinergie con gli Ambiti Territoriali di Caccia, le associazioni agricole e venatorie, gli enti locali per mettere a sistema una serie d’iniziative più ampie che non si limitino solo agli abbattimenti”.
Per ora si tratta solo di ipotesi al vaglio tant’è che la Commissione tornerà a riunirsi nei prossimi giorni per giungere magari a deliberare nel merito.
Naturalmente l’esponente democratico non si è lasciata scappare l’occasione di lanciare qualche frecciatina al centrodestra “Noi abbiamo raccomandato rapidità nell’agire – ha scritto D’Amico – alla luce dell’acclarato ritardo si è accumulato in questi anni che hanno fatto della provincia di Chieti la “maglia nera” dell’intera regione Abruzzo nel non aver fatto nulla. Abbiamo altresì dichiarato la disponibilità a voler contribuire con idee e proposte le quali, se accolte, favoriranno il nostro voto e sostegno ad entrambe le azioni”.
E non ha dimenticato di sollevare questioni importanti sulle eventuali decisioni nella direzione esposta in Commissione “Per noi sarà importante avere chiarezza e contezza su quanti e quali capi verranno abbattuti, sulla certezza del controllo sanitario dei capi prima del loro consumo umano che vorremmo destinato alle mense caritatevoli, su un controllo rigoroso delle forze di polizia che partecipino alle battute solo gente esperta e capace. L’azione immeditata verrà deliberata dalla giunta mentre, il piano triennale di contenimento, dal consiglio provinciale”.