“Il Servizio Taxi esiste, ma nessuno sa come si fa a prenderne uno.”
Questa, in sostanza, la perplessità avanzata dal leader di Progetto per Vasto, Massimo Desiati, in merito a una questione sollevata inizialmente nel maggio 2012 dallo stesso movimento attraverso un’interrogazione per sollecitare una riorganizzazione del servizio, rilevando come lo stesso, “istituito negli anni 1974/75, di fatto fosse divenuto inesistente mentre, in un momento di crescente disoccupazione, esso potesse rappresentare una interessante opportunità di lavoro e, soprattutto, costituisse una risposta per molti cittadini non automuniti per ragioni di età o che, comunque, avrebbero potuto utilizzare il servizio per i loro spostamenti”.
La risposta dell’amministrazione Lapenna è arrivata a distanza di quasi un anno, con l’approvazione in Consiglio comunale prima del nuovo regolamento relativo al servizio in questione, e poi con l’approvazione della graduatoria per l’assegnazione delle licenze. Un risultato salutato con favore dagli stessi esponenti di Progetto per Vasto che però adesso tornano alla carica, in quanto mancherebbero le aree pubbliche riservate e attrezzate: “Oggi, siamo costretti a prendere atto di come, a Vasto, qualcuno sa che teoricamente il servizio taxi esiste, ma nessuno sa come si fa a prenderne uno. Cosa si aspetta a circoscrivere ed opportunamente attrezzare le aree destinate alla loro sosta ed a procedere ad organizzare i sistemi di chiamata e turnazione per l’espletamento del servizio?”.