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Orti sociali, l’amministrazione aiuti a svilupparli

orti sociali-conferenza stampa - 2Conferenza stampa questa mattina presso lo Spritz Bar di piazza Diomede per presentare l’iniziativa delle associazioni Vasto Libera, Italia Nostra – Abruzzo e Porta Nuova in favore degli orti sociali.
“Partita da oltre un secolo come fenomeno spontaneo nelle metropoli dell’Europa settentrionale, – ha spiegato Michele Celenza, presidente dell’associazione civica Porta Nuova – la pratica degli orti sociali (o orti urbani) si è andata ormai affermando su scala nazionale anche in Italia, tanto da essere recepita nella normativa statale, in molte legislazioni regionali (tra cui quella abruzzese), nonché da innumerevoli comuni sparsi per tutta la penisola”.
Anche per quanto riguarda Vasto esiste una una piccola realtà di questo tipo, condotta dall’associazione Vasto Libera di cui è presidente Carlo Centorami, anch’egli presente alla conferenza stampa.
“Siamo ormai al secondo anno – ha sottolineato il presidente Centorami – e l’iniziativa ha registrato buoni riscontri, ma con i nostri piccoli spazi certo non possiamo sviluppare l’attività come sarebbe opportuno”.
Da qui la richiesta di un incontro con l’assessore comunale al Patrimonio, Nicola Tiberio, per illustrare nel dettaglio una proposta all’amministrazione comunale, perché faccia propria l’iniziativa e la si possa riproporre in più ampia scala.
Le possibilità di espansione dell’iniziativa sono innumerevoli, come spiegato dallo stesso presidente di Vasto Libera, Carlo Centorami: “Dall’utilizzo di spazi più ampi può derivare una diversa gestione degli stessi orti, come attraverso attività didattiche, visite guidate e tanto altro; senza contare che può essere un metodo utile per avvicinare i giovani al lavoro professionale”.
“In questo territorio – ha poi rimarcato il Giancarlo Pelagatti di Italia Nostra Abruzzo – la tradizione degli orti è sempre stata presente. Un progetto del genere, oltre al valore ambientale e sociale, ha anche la forza di invertire quella tendenza che porta le città a mangiare sempre più territorio; con questo progetto riportiamo un po’ di campagna in città”.
“Questa iniziativa – ha concluso Celenza – non ha nessuna rilevanza politica, ma ha una grande importanza sociale e potrà risultare utile a molti. Ho il timore che la nostra richiesta non verrà nemmeno presa in considerazione, ma sarebbe un vero peccato, visto la sua utilità in rapporto al minimo impegno richiesto al comune”.

n.l.

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