Un centro massaggi gestito da una coppia di cittadini cinesi è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti. L’uomo e la donna, rispettivamente di 40 e 35 anni, sono stati denunciati con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Gli uomini dell’Arma hanno infatti accertato che dietro l’attività ufficialmente destinata a praticare massaggi si nascondeva un centro a luci risse dove venivano fornite prestazioni sessuali. L’indagine dei militari è scaturita dalle segnalazioni di alcuni cittadini residenti nella zona dove ha sede il centro massaggi. Una clientela esclusivamente maschile quella che frequentava il locale, confermato anche dal fatto che quando gli uomini dell’Arma hanno provato a far telefonare una “carabiniera” per prendere appuntamento per un massaggio, alla donna è stato detto, in più occasioni, che non c’era posto. Due le donne, entrambe 30enni di nazionalità cinese, che praticavano il cosiddetto “massaggio romantico”, un trattamento che alla fine prevedeva sempre un “extra” per chi lo richiedeva. Ma almeno altre due donne si alternavano con le precedenti. Per pubblicizzare il centro, che rimaneva aperto dalla 10 di mattina fino a tarda sera, spesso le ragazze sostavano davanti al locale vestite con abiti succinti e non con il camice tipicamente indossato dalle massaggiatrici, quasi a voler dare un segnale inequivocabile. Per la clientela, formata anche da alcuni assidui frequentatori, era stato allestito un ambiente accogliente con luci soffuse e profumi orientali.