La decisione del sub-commissario alla Sanità Giuseppe Zuccatelli di tagliare i posti nascita in Abruzzo non poteva non lasciare strascichi, soprattutto dopo l’annuncio di voler cancellare quello di Ortona. Il tutto mentre si approssimano le scadenze per la corsa alle regionali.
La proposta messa in piedi dal Comitato percorso nascita regionale trova oggi un brusco stop da parte del presidente della Giunta regionale, nonché commissario alla Sanità, Gianni Chiodi, il quale ha perentoriamente affermato “non firmerò nessun decreto”. Il governatore dell’Abruzzo ha ribadito con forza che quella presentata è una proposta e non una decisione che dovrà essere valutata attentamente, con buona pace di chi come Mauro Febbo non vede di buon occhio il piano.
L’assessore all’Agricoltura aveva preso l’impegno di salvare il “Bernabeo” di Ortona.
D’altro canto, però, gli esponenti del Comitato, primari pediatri e neonatologi delle quattro province abruzzesi, hanno sempre dichiarato di aver seguito le linee guida nazionali preservando soltanto quei punti nascita in grado di garantire la massima sicurezza nel parto. D’altronde nessuno dei componenti ha espresso parere favorevole in merito a tali parametri sul nosocomio di Ortona.
La battaglia resta, dunque, aperta anche perché alla vigilia elettorale crediamo che a Chiodi, e non solo a lui, non faccia proprio piacere che si parli della chiusura dei punti nascita di Atri e Giulianova.