Siamo arrivati alla vigilia di un’importante assemblea della Sasi e siamo sconcertati nel vedere che la discussione verte esclusivamente sulle nomine del futuro Consiglio di Amministrazione. Ci saremmo infatti aspettati che, essendo questo l’ultimo bilancio presentato dal cda del Presidente Scutti, venisse presentata anche una relazione che facesse un bilancio sulla gestione di questi ultimi 3 anni di gestione.
Si sono susseguite nei mesi scorsi notizie di varie inchieste della magistratura, dalla gestione dei 97 depuratori sino ad appalti e progetti realizzati dalla Sasi per accedere ai fondi regionali. Nei giorni scorsi la stampa ha poi riportato notizie in merito alla costruzione di un edificio costruito senza alcuna autorizzazione e con una lunga serie di gravissime irregolarità edilizie e relative alla sicurezza dello stabile. Al di là del profilo penale di tali vicende, sulle quali farà piena luce la magistratura, sembra emergere un clima di scarsissima, se non nulla, trasparenza nella gestione della società.
Non possiamo poi dimenticare la paventata riorganizzazione della pianta organica che, per quanto di nostra conoscenza, comporterebbe solo nuovi aggravi e che possono apparire all’opinione pubblica come tipici di un carrozzone clientelare.
A queste gravissime criticità gestionali dobbiamo aggiungere che il presidente Scutti in questi 3 anni è stato totalmente indisponibile e chiuso nei confronti delle istanze di cittadini, associazioni e movimenti. Citiamo su tutte il mancato rispetto della volontà referendaria espressa anche dai cittadini della Provincia di Chieti nel giugno 2011 (che impone l’eliminazione della remunerazione del capitale dalle bollette) fino alla gestione dei distacchi dei cittadini morosi su cui siamo già intervenuti nei mesi scorsi, vicenda nella quale la Sasi si è comportata più come una società commerciale privata che come una società a capitale interamente pubblico che gestisce un bene comune preziosissimo come l’acqua.
Ci aspettiamo che queste questioni vengano sollevate domani dai sindaci durante l’assemblea della Sasi. Sarebbe altresì auspicabile che domani si faccia piena luce sugli investimenti effettuati e sulla loro efficacia, così da comprendere dove intervenire per risolvere definitivamente le annuali e gravissime emergenze estive. Sono queste le questioni da porre sul tavolo dell’assemblea e sulle quali basare ogni analisi sulla gestione della presidenza Scutti.
Da parte nostra, tale analisi ci porta ad un giudizio non positivo e quindi ad auspicare la non riconferma del cda uscente e l’avvio di una nuova fase radicalmente nuova. Una fase nella quale ricordiamo che l’obiettivo cardine dovrà essere la gestione della fusione con l’ISI, per arrivare alla nascita di un’unica società. Una fusione che per la presidenza Scutti non è mai stata una priorità e che, anzi, è stata totalmente ignorata.
Amanda De Menna
Comitato Acqua Bene Comune Lanciano