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Chiodi taglia la spesa per le prestazioni riabilitative: la denuncia di Tagliente

Giuseppe TaglienteNuovo affondo del consigliere regionale Giuseppe Tagliente al presidente Gianni Chiodi, ancora una volta in materia sanitaria, di cui il governatore è anche commissario. Al centro del contendere la pesante riduzione del tetto di spesa sulle prestazioni effettuate dalle strutture riabilitative accreditate sancita da un nuovo Decreto firmato proprio da Chiodi. Ecco il testo della nota diffusa dall’ex presidente del Consiglio regionale, Tagliente:

Una risoluzione urgente e’ stata presentata stamani dal consigliere Giuseppe Tagliente in vista della riunione del Consiglio regìonale di domani avente ad oggetto il Decreto del Commissario ad acta della Sanità n.51 del 5 luglio scorso, che ha introdotto nuove regole in materia di prestazioni erogate dalla rete delle strutture accreditate per l’erogazione di prestazioni riabilitative ex art. 26 . Nel documento si stigmatizza il contenuto del decreto firmato dal Commissario/ Presidente Gianni Chiodi che prevede un taglio indifferenziato e lineare sulle prestazioni di riabilitazione, con effetto oltretutto retroattivo a tutto il 2013. Secondo Tagliente, la pesante riduzione del tetto di spesa sulle prestazioni effettuate dalle strutture riabilitative accreditate è assolutamente illegittima non trovando nessun riferimento nel dettato della legge sulla Spendig Review. L’effetto del decreto commissariale sarebbe la pesante penalizzazione delle strutture accreditate con riflessi su categorie deboli e bisognose di cura e di assistenza ed il rischio di licenziamenti di personale dipendente. “Chiedo a Chiodi – ha dichiarato Tagliente – di sospendere gli effetti del Decreto Commissariale appena firmato e di aprire una seria discussione su di esso nel Consiglio regìonale, mettendo fine ad una pratica di scavalcamento del Parlamento regionale in materie di così evidente importanza e delicatezza. Un provvedimento così palesemente illegittimo e penalizzante sia nei confronti sia delle categorie più deboli della collettività regionale che dei centri di riabilitazione non può essere condiviso da quanti ritengono che il rispetto nei confronti delle fasce sociali più deboli debba caratterizzare l’azione di un governo di centrodestra. Nella circostanza chiedo a Chiodi, affinché possano risultare più convincenti le sue affermazioni riguardo al risanamento dei conti della Sanità abruzzese, di aprire un’immediata vertenza col governo nazionale volta ad archiviare finalmente la pagina triste e dolorosa del commissariamento ed a restituire pienezza di poteri agli organi democraticamente eletti e costituzionalmente delegati alla gestione delle questioni sanitarie”.

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