È il classico rituale della stagione secca che da anni non risparmia neanche le nostre zone: molti sono gli ettari di terreno che in queste settimane sono stati divorati dalle fiamme, nella maggior parte dei casi provocati per dolo o incuria (rarissima, infatti, è l’autocombustione). Uno dei più gravi incendi registrati in questo 2013 è sicuramente quello che dalla giornata di ieri sta interessando le zone nei pressi di località Fornace tra Casalbordino, Scerni e Villalfonsina. 50 gli ettari di terreno arsi nella sola ieri ma i focolai sono ancora attivi.
Casalbordino era invasa dal fumo, soprattutto nella zona dei Miracoli, mentre oggi le fiamme sono vicine all’abitato di Villalfonsina dove sono state pesantemente danneggiate le coltivazioni, soprattutto vigneti, tanto da far invocare a gran voce “lo stato di calamità”.
Sono intervenuti anche i canadair per soffocare gli incendi, e quando si pensava che il peggio fosse passato, le fiamme hanno trovato nuovo vigore. Sono ore di duro lavoro per i Vigili del Fuoco, gli uomini della Protezione Civile e i volontari, aggravate dalla secchezza dovuta al lungo periodo di assenza di temporali anche sporadici.