Ha 74 anni, ma sembra proprio non sentirli: il professore di matematica in pensione Costanzo Marinucci per la 58.ma volta è riuscito a compiere la traversata del golfo vastese, da tre anni più corta di qualche centinaio di metri per lo spostamento della partenza al versante sud del Porto di Punta Penna dall’originario scoglio di Punta D’Erce.
E non solo ce l’ha fatta, ma ha impiegato un tempo di tutto rispetto: solo 4 ore e 39 minuti e quando intorno alle 10.55 ha toccato con entrambe le mani il pilone esterno del pontile della Marina e la sirena della motovedetta ha suonato per due volte è partito il rituale che accompagna ogni impresa di Marinucci.
Applausi scroscianti di parenti e curiosi assiepati sulla battigia e il saluto delle autorità a cominciare da Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale, che gli ha fatto dono di un gagliardetto del Comune e un volume sulla storia di Vasto scritto da Felice Costantino, e da Giuliano D’Urso, il comandante della Capitaneria di Porto, e poi, un mazzo di rose rosse e il brindisi ormai immancabile.
25 anni fa, l’11 luglio 1988, Costanzo Marinucci salvò 5 persone che stavano per annegare in quel di Punta Penna, un’impresa per la quale ottenne dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga l’onorificenza della medaglia d’oro al valore civile. E ieri, giorno del suo compleanno, il prof ha voluto dedicare a se stesso e a quel salvataggio la sua impresa, e un po’ tutti ce lo aspettavamo.
Ora non resta che attendere la prossima estate per rivedere l’uomo pesce di nuovo a caccia di record.