Proprio in queste settimane l’Amministrazione comunale si sta lavorando sulle integrazioni al Piano Strategico della Macroarea Vasto-San Salvo, un provvedimento che potrebbe finire nell’Odg già del prossimo Consiglio comunale vastese.
Un’attività, quella promossa e portata avanti dai due Comuni interessati, che ha provocato le ire dei sindaci di Cupello, Angelo Pollutri, e di Monteodoriso, Ernesto Sciascia, i quali hanno inviato una lettera di protesta per la loro esclusione dalla discussione agli omologhi di Vasto, Luciano Lapenna, e San Salvo, Tiziana Magnacca. Questo il testo del documento:
“Carissimi Colleghi,
ci risulta essere in itinere l’approvazione di un piano strategico dei soli Comuni di San Salvo e Vasto.
Prendiamo atto, con rammarico, della esclusione dei nostri Comuni nonostante la presenza di un precedente protocollo d’intesa sottoscritto tra i Comuni di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e l’Università d’Abruzzo per avviare un progetto di co-pianificazione territoriale legato ad un Piano Strategico per la redazione di uno strumento di programmazione urbanistica sovracomunale.
Non siamo ancora a conoscenza dei motivi di esclusione dei due Comuni, minori demograficamente a San Salvo e Vasto, ma sicuramente contigui e cerniera con il resto del territorio del medio ed alto vastese.
Il progetto rimarrà utile e ambizioso per il territorio se portato avanti con gli indirizzi indicati nel protocollo d’intesa, senza esclusioni di una parte importante e strategica per uno strumento di programmazione urbanistica sovracomunale.
Vi chiediamo pubblicamente, di rallentare l’iter di approvazione di un Piano Strategico monco della propria essenza naturale, amministrativa ed urbanistica, e di ripartire guardano ad una riorganizzazione con criteri di coinvolgimento strategico di natura orizzontale”.
La missiva inviata dai due sindaci si chiude anche in tono minaccioso: “Vi comunichiamo che la messa ai margini dei Comuni di Cupello e Monteodorisio, comporterà la nostra conseguente richiesta al Presidente della Giunta Regionale, di revoca del finanziamento concesso, in virtù del disatteso progetto/piano originario e del mancato obiettivo strategico individuato dalla Regione Abruzzo e dagli altri Enti sottoscrittori del sopracitato Protocollo d’intesa”.