Ha suscitato un vespaio di polemiche l’ordinanza emanata dal sindaco Luciano Lapenna di divieto di accendere falò in spiaggia a due soli giorni dal fatidico 16 agosto. In effetti, le Forze dell’ordine hanno compiuto in pieno il loro compito vigilando come non mai, reprimendo ogni tentativo, sequestrando anche la legna da ardere.
L’episodio più clamoroso quello in via Grecale (ovvero una traversa della Statale subito dopo l’Autostello) dove da qualche anno è tradizionale l’appuntamento con un mega-falò che vede la presenza di centinaia di giovani soprattutto tra i 16 e i 25 anni, alcuni dei quali, ieri sera, di fronte l’operato delle Forze dell’Ordine si sono riversati sulla Statale 16 Adriatica bloccando il traffico per alcuni minuti, una protesta rientrata abbastanza repentinamente lasciando l’amaro in bocca a chi si aspettava un Ferragosto diverso.
E se da una parte si registrano continue rimostranze avverso tale provvedimento, dall’altro la battaglia si sposta sull’asse politico.
Ha destato scalpore l’intervento del segretario cittadino del PD, Antonio Del Casale, che su un noto social network, in palese disaccordo con l’operato dell’Amministrazione comunale, ha scritto
“Quello che ho visto questa sera mi ha fatto davvero male, mi ha fatto male come giovane, come appassionato alla politica e soprattutto come vastese. Vedere polizia, carabinieri, forestale, protezione civile, polizia municipale impedire, assieme al complice benestare del Sindaco, i tradizionali falò del 16 Agosto è stato uno spettacolo indecente soprattutto per l’assoluta mancanza di una concertazione con noi giovani e la sola volontà di reprimere tutto senza distinzione alcuna. Possibile che bloccare il divertimento giovanile sia diventata la priorità per Vasto?
E le macchine incendiate fino a ieri notte come sono messe nella graduatoria delle priorità? E l’abusivismo dilagante dei commercianti alla Marina? E lo spaccio traboccante presente in Città? E gli atti di teppismo e di vandalismo? Troppo facile bloccare un sedicenne chiedendo le generalità mentre trasporta qualche legno per il suo primo falò estivo, troppo facile militarizzare un’area circoscritta con un divieto comunicato con soli due giorni di preavviso senza aprire alcuna trattativa ma indicando genericamente ad un’ordinanza regionale. Questa sera è stata scritta una pagina triste nella nostra Vasto ma bisogna reagire, da domattina, con chi vorrà, saremo in molti a chiedere spiegazioni su quanto accaduto perché non è con delle ordinanze che si pianifica il 16 Agosto vastese!”
Non potevano mancare le repliche dell’opposizione. In particolare, Marco Di Michele Marisi, esponente di Fratelli d’Italia che così ha commentato la posizione del giovane segretario dei democratici “Del Casale dimentica – o fa finta di non ricordare – che è il segretario del partito (il Pd) di maggioranza e che amministra – insieme a tutto il centrosinistra – la città. Al quale partito è iscritto il Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, che è colui che ha detto, in una nota, che “è vietata la balneazione dopo il tramonto, accendere i fuochi sulla spiaggia e avere generatori di corrente sull’arenile”. Il cerchiobottista Antonio Del Casale, piuttosto che intervenire dopo che la frittata è stata fatta, avrebbe fatto bene ad affrontare la questione prima. Con il Sindaco del quale è Consigliere ed al quale dovrebbe fornire le linee guida in quanto segretario del partito che ha appunto espresso il Primo Cittadino, invece di fare il paggetto, salvo poi scrivere qualcosa su facebook.
Del Casale poi dice: “E le macchine incendiate fino a ieri notte come sono messe nella graduatoria delle priorità? E l’abusivismo dilagante dei commercianti alla Marina? E lo spaccio traboccante presente in Città? E gli atti di teppismo e di vandalismo?”. Non mi sembra averlo visto impegnato su questi fronti. Anche in questo caso dimentica – o fa finta di non ricordare – che lui è segretario e Consigliere comunale del Partito Democratico. Partito Democratico che ha votato contro tutte le proposte del centrodestra in materia di sicurezza. Centrosinistra che continua a dire: “Vasto non è Beirut!”. A Del Casale consiglio di contattare uno specialista. Credo, a questo punto, soffra di sdoppiamento della personalità. O di cerchiobottismo.
Ed anche Massimo Desiati, leader di Progetto per Vasto, non ha perso l’occasione per bacchettare Del Casale “E allora, Antonio, che si fa’… ? Avrai spiegazioni, ok. Ti accontenterai e forse no. Poi, però, faccelo sapere, perché non puoi denunciare lo “spettacolo indecente soprattutto per l’assoluta mancanza di una concertazione con noi giovani e la sola volontà di reprimere tutto senza distinzione alcuna. Possibile che bloccare il divertimento giovanile sia diventata la priorità per Vasto?” e fare, così, il giovane tra i giovani la notte e poi ed il Segretario del partito che sorregge la maggioranza la mattina”.
Insomma, crediamo che anche i prossimi giorni saranno caldi sul tema, anzi roventi. Staremo a vedere.