Torna al centro del dibattito politico l’affidamento della gestione della piscina comunale sulla quale molteplici sono state le interrogazioni presentate in Consiglio comunale e sulla quale è di recente intervenuto anche il giudice del Lavoro per obbligare la Sport Management, società che ricevuto l’incarico quinquennale di gestione, a reintegrare nell’organico due lavoratrici.
A destrare più di una preoccupazione è, però, l’ultimo allarma lanciato dal gruppo consiliare di Progetto per Vasto che in un documento diramato alla stampa denuncia con forza il mancato rispetto del contratto da parte della società veronese anche in merito al pagamento del canone annuale al Comune di Vasto. Ecco il documento a firma di Massimo Desiati e Andrea Bischia.
Che fine sta facendo la piscina comunale? Risale al 28 Giugno 2011 il contratto in forza del quale il Comune di Vasto ha esternalizzato la gestione della piscina comunale, affidandola alla Società SPORT MANAGEMENT spa di Verona, per la durata di cinque anni, con possibilità di proroga di un altro anno.
Il canone annuale di gestione fu stabilito in 37.335,00 euro, più IVA, da corrispondere in due rate semestrali di 22.587,58 (IVA compresa) ma la SPORT MANAGEMENT spa, ad oggi, non ha mai effettuato alcun versamento relativo al canone dovuto!
Inoltre, tra i vari obblighi della Concessionaria vi era quello di reimpiegare il personale già in servizio presso la struttura natatoria negli ultimi tre anni, alle medesime condizioni normative ed economiche e per tutto il periodo di gestione in un numero non inferiore alle 30 unità.
Si è già intervenuti ripetutamente, da parte di questo Gruppo consiliare, perché fosse rispettato questo aspetto del rapporto, laddove l’Amministrazione comunale non è riuscita, neanche dopo una sentenza del Giudice del Lavoro che ha sancito l’obbligo del reintegro, a dare soluzione alla questione.
Ora si viene a sapere che la società concessionaria non ha mai neanche pagato i canoni dovuti!
Si vocifera, inoltre, di un’eventuale cessione della struttura sportiva ad altro gestore, nonostante il divieto di sub concessione a terzi posto nei termini contrattuali.
Ci chiediamo quale è l’impegno dell’Amministrazione comunale nel far rispettare quanto stabilito e quali sono i suoi intendimenti in ordine al paventato cambio di gestione, anche se oggi soltanto vociferato.