Si è svolto questa mattina l’incontro tra i giornalisti della stampa vastese e i membri del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo per fare il punto sulle riforme che interessano la professione, e in particolare sull’aggiornamento permanente e il ricongiungimento.
Ad illustrare i dettagli della riforma, dopo i saluti del presidente dell’Assostampa Vastese, Giuseppe Catania, è stato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, il quale ha sottolineato l’importanza e la condivisione della prassi dell’aggiornamento permanente, anche se è stata comunque una decisione politica che non ha coinvolto la categoria, soprattutto per quanto riguarda l’obbligatorietà del percorso. Un percorso che comunque va seguito: “Noi giornalisti – ha sottolineato il presidente Pallotta – siamo spesso presuntuosi e pensiamo di sapere tutto, ma la realtà che dobbiamo affrontare è sempre più complessa, quindi un percorso di aggiornamento è inevitabile”.
Il presidente dell’Odg abruzzese ha poi sottolineato che la parte della riforma riguardante lo scorporo delle commissioni disciplinari è stata già realizzata, mentre è in fase di preparazione quella che riguarda la formazione permanente che sostanzialmente prevede l’acquisizione di 60 crediti formativi a triennio attraverso un complesso percorso che sarà possibile affrontare attraverso corsi online, corsi universitari, convegni, iniziative inter-professionali e altro. Numerosi anche i settori di competenza da approfondire: sistemi di informazione, diritto dell’informazione e della comunicazione, doveri, etica e deontologia professionale, storia contemporanea e del giornalismo, sociologia, elementi di micro e macro economia e molto altro.
Il tutto da organizzare cercando di pesare il meno possibile sugli associati: “A chi ha contratti precari non verranno chiesti contributi, che invece potranno essere chiesti a chi ha contratti più vantaggiosi”.
Per quanto riguarda il ricongiungimento, i pubblicisti che hanno svolgono l’esclusiva professione da tre anni, senza altre “entrate”, possono chiedere l’iscrizione al registro praticanti per accedere all’esame di Stato.
n.l.