Gli enologi delle quarantadue cantine sociali regionali e quelli delle numerosissime cantine private del nostro Abruzzo sono ottimisti: tutti sostengono che, quella del 2013, sarà un’annata ottima soprattutto per la qualità dell’uva, ma anche per la quantità. Rispetto al 2012 avremo vini caratterizzati da maggiore acidità e freschezza. Un prodotto buono per una produzione prevista per tre milioni di ettolitri. Anche la Coldiretti diffonde previsioni ottimistiche: “L’andamento climatico di quest’anno ha favorito una ottima maturazione delle uve, per cui la qualità sarà delle migliori”. Per una maggiore affermazione nei mercati internazionali, i viticoltori abruzzesi da tempo hanno puntato sulla qualità. E i risultati sono evidenti. Cresce l’esportazione, ma soprattutto cresce l’indice di gradimento di un prodotto che migliora di anno in anno. Assoenologi ha diramato cifre secondo le quali, nel 2012, si sono venduti in tutto il mondo vini italiani per poco meno di cinque miliardi di euro, con una crescita, rispetto al 2011, di un più 6,5%. L’Abruzzo, settima regione d’Italia in quanto a produzione, ha contribuito parecchio all’aumento del consumo sui mercati internazionali del vino. Ma c’è anche da registrare la tendenza a un decisa crescita del prezzo: il che fa certamente piacere agli agricoltori abruzzesi che lavorano duramente per un anno intero, cercando di mettere sul mercato un prodotto di qualità superiore.