“Chiediamo a tutti i comuni abruzzesi di applicare l’aliquota minima del 4,6 per mille e di compensare le eventuali differenze con tagli mirati e selettivi alla spesa pubblica improduttiva”. È quanto hanno proposto stamane anche al sindaco Luciano Lapenna i rappresentanti della Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa abruzzese a margine della manifestazione “Imu day” che ha coinvolto quindici piazze della regione, tra cui anche Ortona, Vasto, Lanciano e San Salvo.
A Vasto, prima dell’incontro con il primo cittadino Luciano Lapenna, i rappresentanti della Cna hanno allestito un gazebo, in piazza Barbacani, per illustrare la pesante imposizione fiscale a cui sono soggette le piccole e medie imprese; una situazione che influisce non solo sulla competitività delle aziende, ma sulla loro stessa sopravvivenza, soprattutto dopo l’ultima riforma dell’Imu che prevede la cancellazione della tassa sulla prima casa per un mancato introito che la confederazione artigiana teme che ricadrà sulle aziende che già difficilmente sopportano l’attuale carico fiscale.
“Non posso che esprimere la più grande solidarietà alle piccole e medie imprese del territorio” ha dichiarato il sindaco Lapenna, incontrando i rappresentanti della confederazione. “A differenza di altre realtà, la nostra città è in crescita, anche in rapporto alle aziende che nascono, rispetto a quelle che chiudono; i potenziamenti infrastrutturali come quelli del porto servono soprattutto a generare un risparmio sui trasporti. È chiaro che la situazione è pesante, – ha ammesso il sindaco – la questione della Tares ha portato alla paralisi del bilancio in quasi tutti i comuni; anche la nostra amministrazione deve ancora approvarlo e lo faremo a breve, senza un piano tariffario specifico, perché aspettiamo di capire che succede a livello nazionale”.
Sul piano della riduzione della spesa pubblica, però, il sindaco ha tenuto a precisare: “I richiami alla spesa pubblica sono sempre opportuni, ma noi su questo punto siamo sempre stati molto attenti: quest’anno abbiamo risparmiato 600mila euro di spese legali; il sindaco di Vasto è quello che costa meno rispetto a molti centri d’Abruzzo e d’Italia; abbiamo ridotto all’osso le spese degli assessori, eliminando anche i rimborsi spesa e da 11 dirigenti siamo passati a 5”.
Per quanto riguarda l’Imu, “sono d’accordo con voi, – ha dichiarato Lapenna – la riforma è stata fatta con i piedi: quei 2milioni e 400mila euro che mancano dall’Imu sulla prima casa probabilmente graveranno su molte categorie. Certamente valuteremo la proposta di applicare il 4,60 per mille, ma se già la Regione rispettasse gli impegni presi sulla riapertura del credito alle imprese, la situazione di tante aziende potrebbe migliorare”.
I rappresentanti del Cna hanno anche sollecitato l’amministrazione a semplificare la burocrazia e a rendere la città più attrattiva rispetto ai nuovi investimenti: “Ormai anche i fondi europei sono tutti sulle energie rinnovabili e le nuove tecnologie; bisognerebbe fare in modo di incentivare questo tipo di imprenditorialità sul territorio vastese, per fare in modo che i tanti cervelli in fuga ritornino a Vasto; un approccio del genere sarebbe una valida risposta al momento di crisi economica che stiamo attraversando”.
D’accordo anche su questo punto il sindaco Lapenna, che – congedando i rappresentanti della Cna – ha proposto un nuovo incontro, entro la fine del mese: “Aiutateci con proposte e idee: rivediamoci presto e mettiamoci a un tavolo per studiare insieme i provvedimenti da prendere per andare in questa direzione”.
n.l.