È ormai chiaro che l’edilizia non può più resistere. Rilanciare il comparto è cosa difficile ma sicuramente sono necessarie varie azioni.
Sarebbe necessario:
– investire sulla sicurezza del territorio a partire dal dissesto idrogeologico;
– riqualificare e ammodernare il patrimonio pubblico;
– dare vita a quelle piccole e medie opere funzionali alla riqualificazione delle città;
– promuovere strumenti finanziari in grado di riattivare il circuito del credito;
– istituire un fondo di garanzia dello Stato che garantisca i rischi dei mutui per l’acquisto di abitazioni;
– puntare sulla riqualificazione urbana;
– agire sugli standard edilizi e la strumentazione urbanistica;
– proporre, dal punto di vista fiscale, la rottamazione dei “vecchi fabbricati” e la loro sostituzione con edifici di “nuova generazione” di tipo “smart”.
Lo stato di crisi è ulteriormente aggravato dal fatto che la pubblica Amministrazione non riesce più a svolgere tutte le competenze, serve una rapida sburocratizzazione e maggiore semplificazione.
Sarebbe auspicabile il coinvolgimento degli Ordini Professionali in modo da alleggerire la macchina burocratica.
Noi professionisti offriamo il nostro contributo in termini di idee e competenze per far si che le autonomie locali tornino ad essere efficaci, snelle e soprattutto le città ritrovino un nuovo slancio di crescita .
Il nostro patrimonio di conoscenze è al servizio del futuro di tutta la collettività.
Il Vice Presidente
(dott. ing. Elba IEZZI)