Squalifica a vita: questa la pesante richiesta della procura antidoping del Coni al Tribunale nazionale per il ciclista Danilo Di Luca.
Il vincitore del Giro d’Italia 2007 e secondo alla Corsa Rosa del 2009 era stato trovato nuovamente positivo all’Epo in un controllo eseguito il 29 aprile 2011.
La Procura Antidoping ricorda che si tratta della seconda violazione della normativa antidoping Wada (dopo i due anni di stop rimediati nel 2010) e ne chiede anche “l’ invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al passaporto biologico”.
Una parabola discendente davvero brutta quella che sta accompagnando il primo vincitore abruzzese di una corsa a tappe.