Nonostante l’ampia confessione resa dall’imputato al momento dell’arresto, il processo di oggi a carico di Hamid Maatoui, il marocchino accusato di aver ucciso la signora Michela Strever nella sua abitazione di via Villa De Nardis, dovrà chiarire aspetti fondamentali. L’imputato, infatti, rintracciato a Barletta dopo un’attenta indagine dei Carabinieri coordinati dal maggiore Giancarlo Vitiello, ha ammesso di essere entrato nell’abitazione della donna, dove in precedenza aveva svolto dei piccoli lavori, e di averla immobilizzata per rubare, ma di non averla uccisa. Secondo la confessione fatta dall’uomo, infatti, la donna sarebbe stata ancora viva al momento della sua fuga. Al Gup, in questa fase processuale, il compito di stabilire le precise responsabilità del 36enne.