“Il tempio è sacro perché non è in vendita”: con questo verso di un poema di Ezra Pound, scritto in striscioni affissi in 50 città italiane, CasaPound Italia ha voluto rendere omaggio nella notte al poeta statunitense Ezra Pound, a cavallo tra il 128esimo anniversario della nascita (30 ottobre 1885) e il 41esimo della morte (1 novembre 1972). Una ricorrenza che non poteva passare inosservata per il movimento di estrema destra che prende il nome proprio dal poeta statunitense che sostenne il fascismo.
“Proprio nel momento in cui la crisi economica si fa più cruenta e la politica si mostra più incapace – spiega Cpi in una nota – ritornare al pensiero di Pound ci pare fondamentale. Le istituzioni non fanno che dirci che per scampare ai mali del mercato serve ancora più mercato, il poeta americano sosteneva invece che esistesse un ambito della vita e dell’attività umana che è indisponibile al mercanteggiare. Quest’ambito è appunto ciò che Pound chiama il tempio, intendendo tanto gli edifici sacri nel senso letterale del termine, quanto il nucleo spirituale di una civiltà. Un monito più che mai attuale, dopo che vari governi, italiano compreso, per fare cassa hanno messo a disposizione degli speculatori internazionali beni immobili a volte anche di immenso valore simbolico, prima che economico”. Per CasaPound “il pensiero poundiano è una risorsa a cui il mondo politico ed economico dovrebbe necessariamente attingere a piene mani, evitando di lasciare in mani accademiche e salottiere l’eredita culturale di un poeta che fu antiaccademico e che non sopportava i salotti”.
Il dubbio che più che dal pensiero di Ezra Pound la formazione di estrema destra sia affascinata dalla vicinanza del poeta al regime fascista, però, è più che legittimo e relega l’iniziativa nell’angolo di una politica “nostalgica”, antistorica e senza prospettive: camminare guardandosi continuamente indietro produce traiettorie circolari.
n.l.