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Pollutri: mai parlato di inceneritori in Valle Cena

Pollutri_Angelo_2È un Angelo Pollutri quanto mai perentorio quello che con una nota ha voluto condannare quelle che secondo lui sono state “reazioni scomposte da parte di politici locali” alle sue dichiarazioni nell’incontro del 25 ottobre in Valsinello. “La politica italiana – scrive il sindaco di Cupello – è ormai giunta a livelli di rissosità indegni ed indecenti e in ambito locale non si fa altro che scimmiottare il teatrino nazionale. Questa breve premessa per chiarire in modo limpido la mia personale presa di posizione su un tema delicato quale è la mancanza di lavoro nel vastese”.

E torna su quelli che secondo la sua posizione sono mere proposte per l’occupazione che devono essere al centro dell’attività di un ruolo istituzionale come quello di primo cittadino “Ho espresso alcune considerazioni – aggiunge, in riferimento proprio al summit gissano –  perché, in qualità del ruolo istituzionale che ricopro, quotidianamente si rivolgono al sottoscritto padri e madri di famiglia disoccupati, in particolare in questo momento di crisi occupazionale che stiamo attraversando nel nostro territorio, che  hanno suscitato reazioni scomposte da parte di politici locali”.

Ed ecco allora la puntualizzazione di Pollutri, che esclude categoricamente l’ipotesi di un inceneritore in Valle Cena, ma lascia spiragli di apertura alla petrolizzazione nell’Adriatico:

“Alla presenza dell’ex Ministro Cesare Damiano, ho espresso  tre concetti, dallo stesso ospite condivisi e ripresi nel suo intervento.

Ho detto che:

visitando, insieme ad altri Sindaci del territorio, un impianto di proprietà privata per il vaglio dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata, l’impianto seleziona in maniera dettagliata e manuale la materia prima per i consorzi nazionali di riciclo, da qui la mia proposta di un impianto di solidarietà nazionale per la lavorazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata delle città del centro – sud, quali Bari, Napoli e Roma, così da poter  reinserire, nel mondo del lavoro, il maggior numero di addetti e tentare la riconversione per le aziende tessili della Val  Sinello, nel mio intervento non ho mai accennato alla costruzione di inceneritori, e quindi il mio pensiero in merito all’argomento si è evoluto al di là delle considerazioni di chi, per un chilo di consenso non perde occasione per  dileggiare, usando toni e considerazioni fuori luogo.

Ho aggiunto che, considerato che eravamo a Gissi, dove qualche anno fa è stato realizzato un impianto turbo gas per ottocento mega kw e nonostante le proteste di comitati e  Comuni, l’impianto è attualmente esistente senza alcuna entrata per il territorio.

Ho sottolineato che esiste il rischio che possa realizzarsi un impianto petrolifero a mare, con la beffa che le partite relative alle Royalties, sia ad esclusivo appannaggio dello Stato,  quindi, sarebbe opportuno in primis modificare le norme sulle compensazioni ambientali,  in modo da destinare tali introiti, anche ai Comuni  che ospitano gli impianti off shore, dando loro la possibilità di utilizzare tali introiti per la realizzazione di infrastrutture e modelli di sviluppo, si pensi che per Ombrina, la Medoil dovrebbe dato allo Stato un miliardo di Euro in venti anni, cosa ne direbbero gli affannati interlocutori di questi giorni se parte di queste risorse potessero essere destinate  per completare le Fondo valli  Treste  e Sinello o l’arretramento della SS 16 o la realizzazione di piste ciclabili all’interno del Parco della Costa Teatina o addirittura un nuovo ospedale?

E’ ovvio, nel caso in cui Ombrina venisse obbligatoriamente realizzata, le regole sulle compensazioni andrebbero comunque modificate, precedentemente e a prescindere dall’esito autorizzativo.

Concludo con qualche piccola precisazione per i soggetti che per un pugno di voti mi riempiono in questi giorni di improperi”.

Particolarmente caro ad Angelo Pollutri, tra l’altro uno dei pretendenti alla guida del CIVETA, è proprio il discorso sui rifiuti non lesinando attacchi ai partiti politici locali ed ai professionisti che ad essi sono vincolati e che stanno rivestendo un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’impiantistica legata alla gestione dei rifiuti.

“E’ evidente – aggiunge il sindaco di Cupello – che in materia di rifiuti ho semplicemente proposto un sistema di trattamento per la lavorazione di rifiuti provenienti da raccolta differenziata, di scala superiore agli impianti che i comuni di Vasto e San Salvo stanno realizzando sul loro territorio, avvalendosi di professionisti locali che hanno anche ruoli all’interno di partiti politici che contestano alcune mie proposte.

Mentre il sottoscritto parla di ciclo di trattamento dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata, i soggetti che quotidianamente mi contestano sono assenti alle riunioni del Comitato V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo, li  dove si parla di impianti di trattamento rifiuti nocivi e pericolosi che potrebbero arrivare da noi con navi provenienti da chissà dove”.

Pollutri, dunque, si dichiara “appassionato sostenitore della  salute pubblica, sia per  la funzione Istituzionale che ricopro e per convinzione  personale” e “fervente sostenitore per la  realizzazione del  Parco della Costa Teatina e avrei anche un’idea per reperire i fondi per realizzarla”.

“Sono sempre più  convinto – chiude – del fatto che i disoccupati del nostro territorio della sola solidarietà non hanno bisogno, e mi aspetto nei prossimi giorni, reazioni composte e propositive per il nostro territorio, che sicuramente non  ha bisogno delle  confusioni dialettiche rese in questi giorni, che si leggono quotidianamente sugli organi di informazione, ma di proposte serie, mi sarei aspettato qualche polemica in meno e qualche posto di lavoro  in più, dagli esponenti dei partiti del lavoro”.

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