“Il tema dello smaltimento dei rifiuti negli edifici scolastici dovrebbe costituire una azione di primaria importanza, finalizzata alla costruzione di quella coscienza ecologista necessaria, oggi più che mai, per la salvaguardia dell’ambiente. Nelle mense scolastiche della nostra città, invece, si adotta tutt’altra filosofia; quella dell’utilizzo delle stoviglie usa e getta, filosofia questa che oltre ad essere diseducativa presenta aspetti contestabili sotto il profilo della sicurezza (per esempio, eventuale rovesciamento più facile da realizzarsi) e di mantenimento dei cibi ( caldo, freddo) assicurate finora”. È il presidente dell’Udc Vasto, Roberto Laccetti, a sollevare la questione, sottolineando: “Certo, l’utilizzo delle stoviglie mono uso consente un risparmio al fruitore del servizio, ma per il Comune si traduce in un aggravio di costi per il loro smaltimenti in discarica o negli inceneritori. Il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, parte IV ‘Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati’ ed in particolare l’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti”.
Per Laccetti, quindi “la riduzione dei rifiuti è un compito preciso del Comune. Per questo motivo l’Udc di Vasto invita la giunta comunale ad adottare atti amministrativi che obblighino le scuole e le eventuali imprese che gestiscono le mense scolastiche ad utilizzare stoviglie lavabili, e con eccezioni sporadiche e motivate, ad utilizzare stoviglie usa e getta biodegradabili”.