Si preannuncia infuocato il prossimo Consiglio comunale a Vasto, in considerazione dei delicati punti all’ordine del giorno comunicati nei giorni scorsi dal presidente Giuseppe Forte. Tra questi, la grottesca approvazione del Bilancio di previsione per 2013. Grottesca perché si andrà ad approvare (presumibilmente) un documento che dovrebbe “prevedere” entrate e uscite del 2013. A novembre, quando, per forza di cose, c’è rimasto ben poco da prevedere. Certo, gran parte di questa situazione è stata generata dalle numerose incertezze a livello di governo centrale in campo fiscale, incertezze che ancora gravano sugli enti locali, ma ciò non rende la situazione meno grottesca. Comunque, nonostante ormai il Bilancio di previsione non possa più nascondere grandi incertezze, il dibattito nel merito si preannuncia piuttosto acceso. A dar fuoco alle polveri ci ha pensato già il consigliere comunale Davide D’Alessandro che con una nota a margine dell’incontro in Commissione di mercoledì scorso ha espresso forti critiche all’operato dell’amministrazione: “Luciano Lapenna, in qualità di Assessore alle Finanze, – ha riferito D’Alessandro – è venuto in Commissione ad illustrare i punti salienti del Bilancio del nostro amato Comune. È stato come sempre prodigo di parole sul tema delle entrate (come al solito insufficienti), ma alquanto silenzioso sul tema delle uscite. L’ho sollecitato a spiegare come mai la macchina comunale resti tanto costosa e tanto lenta e inefficiente, ma è rimasto silente. Eppure, – ha proseguito il consigliere comunale di opposizione – è chiaro a tutti i cittadini vastesi come le tante risorse che sono chiamati a versare per tappare i tanti buchi di una barca sempre sul punto di naufragare, non potranno mai soddisfare le tante bocche affamate della struttura pubblica. Sono notevoli le voci di spesa che meriterebbero di essere tagliate, in tutti i settori. Perché non viene fatto? Perché il particolare, la salvaguardia di determinati ambienti, continua a prevalere sull’universale, sull’interesse di tutti i cittadini. Ci è stato detto che la fattura da versare al Civeta si è sensibilmente ridotta, ma non ci è stato detto che alcuni servizi sono stati dirottati altrove, per esempio a Ortona, e lì verranno pagati; soprattutto, non ci è stato detto quando si ridurranno sensibilmente i bollettini postali che pagano i cittadini. Lapenna, lo ha detto chiaramente, non accetta di passare per colui che tartassa, ma i numeri dicono che a fronte di quanto pagano i cittadini vastesi, poco e niente viene loro restituito in termini di servizi. La raccolta differenziata, che era stata sbandierata come la soluzione del secolo per ridurre i costi, è un salasso senza precedenti. Insomma, – ha concluso D’Alessandro – non resta che votare decisamente contro questo Bilancio e non resta che augurarsi una netta inversione sui capitoli di spesa. L’Amministrazione Lapenna continua a spendere troppo e male. Si lagna se qualche cittadino in difficoltà non paga, ma non ci sembra intenzionata a mostrare i denti contro chi deve versare, da anni, nelle casse del Comune centinaia di migliaia di euro”.