Sono state due giornate che hanno riportato alla luce problemi seri e troppo spesso sottovalutati quelle caratterizzate da piogge torrenziali che in poche ore hanno riversato su Vasto, ma un po’ su tutta la regione, tanta acqua quanta in genere ne cade in tutto il mese. Ed ecco allora strade che sembrano torrenti, scantinati ridotti a depositi di melma, il costone orientale che smotta, l’area della bagnante inghiottita dalle acque. Fare un bilancio di questa prima due giorni di maltempo, a termine di una stagione calda davvero lunga, pare difficile e anche superficiale, alla luce anche del fatto che la Protezione civile ha fatto sapere che l’allerta continua almeno per le prossime 36 ore.
A saltare, dunque, sono stati in primis le toppe d’asfalto con le quali si è cercato di “curare” il pessimo stato di alcune strade con criticità elevate in alcuni tratti, a cominciare da via Valloncello, nella tranche che si snoda al di là della circonvallazione istoniense dove fango ed acqua hanno invaso la carreggiata bloccando un furgone. Addirittura gli uomini della P.C. si sono adoprati per trasportare in spalla gli alunni di ritorno dalla scuola e che per il pessimo stato della strada avrebbero dovuto affrontare anche una situazione di pericolo.
Situazioni critiche anche in corso Mazzini e sulla ex S.S. Istonia dove in alcuni tratti l’asfalto si è sbriciolato e si è registrato uno scivolamento di terreno in mezzo alla carreggiata.
Gravi danni si sono registrati in via Riccione, dietro il Parco dell’Aqualand dove i Vigili urbani sono stati costretti finanche a chiudere un tratto della strada interamente coperto da acqua e fango che hanno cancellato anche un tratto della pista ciclabile.
Per non parlare delle Marina, dove due donne hanno temuto il peggio intrappolate nell’ascensore mentre la colona si riempiva d’acqua. E poi scantinati sommersi e strade sulle quali non sfigurerebbero neanche le canoe olimpiche.
Allagamenti anche in contrada Buonanotte e Selvotta con il sottopasso della ferrovia più simile a un laghetto per la pesca delle trote che a una strada.
C’è soprattutto allarme per la situazione di via Adriatica, già soggetta a piccoli smottamenti, dove la situazione si è aggravata con le piogge di questi giorni e sembrano a rischio anche i resti romani che il complesso di pali di sostegno impiantati nel corso delle opere di consolidamento della zona non pare più sufficiente a tutelare.
Il tutto mentre le fognature, da sempre inadeguate non sono riuscite a rispondere alle richieste di un così violento temporale costringendo gli uomini della Sasi a fare gli straordinari.
Intanto, restando alta l’allerta maltempo, continuerà il monitoraggio dei fiumi Sinello e Trigno e dei torrenti Lebba e Buonanotte.
Riviviamo quel che è successo in alcune immagini cortesemente forniteci dalla Protezione Civile Vasto cui vanno i ringraziamenti, insieme a quelli per le Forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco, per quanto hanno saputo fare in questa difficile situazione.