Si è svolta questa mattina, posticipata di due giorni a causa del maltempo, la cerimonia di commemorazione dei caduti di Nassirya in località San’Onofrio, con la deposizione di una corona di alloro e il ricordo del maggiore Gianfranco Vitiello, comandante della Compagnia Carabinieri di Vasto, e del sindaco Luciano Lapenna.
Nutrita la rappresentanza di autorità civili, militari e religiose presenti al momento commemorativo, tra cui rappresentanti dell’Arma, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria, Polizia municipale, Protezione Civile e associazioni combattentistiche e dei Carabinieri. Tra gli amministratori, oltre al sindaco Luciano Lapenna, anche il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, e l’assessore Lina Marchesani.
Dopo la benedizione e la posa della corona d’alloro, è toccato al maggiore Vitiello ricordare i tragici momenti di quel 12 novembre, quando alle 10,40, ora locale (in Italia erano le 8,40) un autocisterna piena di esplosivo è scoppiata davanti alla base “Maestrale” MSU dei Carabinieri, provocando 23 vittime, tra militari e civili. Il maggiore Vitiello ha espresso il proprio dolore e quello di tutta l’Arma per “quei tragici momenti, il cui ricordo è ancora vivo. I nostri militari – ha ricordato il maggiore Vitiello – erano lì per aiutare il popolo iracheno e riorganizzare le forze militari e la polizia secondo i principi dello stato di diritto. La rinascita degli iracheni e la loro sentita riconoscenza verso di noi sono una tangibile testimonianza del sacrificio dei nostri caduti”. Con la cerimonia di questa mattina, quindi, “noi tutti siamo qui a testimoniare che lo Stato non dimentica i propri figli migliori, il cui ricordo ci insegna che la fedeltà, l’amore per il prossimo e il senso del dovere non sono vuote frasi di circostanza”.
Anche il sindaco Lapenna ha ricordato la tragica circostanza, elogiando l’Arma per l’impegno non solo per le missioni all’estero, ma anche per il quotidiano impegno a favore della legalità che registra puntualmente nuovi successi, come attesta la cronaca.
Prima della chiusura, con l’Inno nazionale, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
n.l.